Attualità

Centro storico diviso tra pietra e asfalto

Chi avrebbe voluto la pietra ovunque come a Ponte Vecchio è rimasto deluso dalle scelte dell'amministrazione, da Santa Maria Novella a Ponte Vespucci

Nuove strade in pietra nel centro storico ma non per tutti. Mentre proseguono i cantieri attorno a Ponte Vecchio, con il lastrico in pietra in via Guicciardini dopo la pedonalizzazione di Lungarno Acciaiuoli, c'è chi piange per i sanpietrini scomparsi dal Ponte Vespucci e dal collegamento tra Santa Maria Novella e il Duomo.

A Luglio il Consiglio comunale di Firenze ha approvato la valorizzazione degli scalpellini e dell'uso della pietra per lastricare le strade, una notizia accolta con entusiasmo dai fiorentini ma qualcuno è rimasto deluso dalle scelte fatte come ad esempio la sparizione dei sanpietrini da via Panzani e dal Ponte Vespucci.

L'assessore Stefano Giorgetti ha spiegato che i sanpietrini non fanno parte della storia fiorentina "Sono delle aggiunte fatte in epoca recente" ma non è bastato a far perdere il fascino soprattutto al Ponte Vespucci accusato in più occasioni di essere un parcheggio per auto. Ultimi i ciclisti che trovandolo libero per i cantieri hanno proposto di creare una pista ciclabile per liberarlo dalle auto.

Ponte Vespucci - prima

Ponte Vespucci - dopo

L'asfalto sulle strade del centro non piace perché richiama la viabilità, mentre la pietra è oramai associata ad una idea di pedonalizzazione. Stendere le pietre e poi farci passare auto e trasporto pubblico appare infatti un controsenso. Dunque i fiorentini vorrebbero pedonalizzare il più possibile?