Attualità

Cavalli al sole e scoppia la bufera sulle regole

I cavalli sono impiegati tutto l'anno per trainare le carrozze e accompagnare i turisti ma la tolleranza al caldo da bollino rosso fa ancora discutere

Come d'estate nelle città d'arte i cavalli, torna d'attualità una delle discussioni stagionali più dibattute degli ultimi anni, in piazza e nei palazzi. 

Vietare o no l'uso dei cavalli per il trasporto delle persone durante l'estate? Da un lato gli animalisti, dall'altro le categorie economiche e nel mezzo chi vorrebbe conciliare tradizione e tutela degli animali.

Il caldo afoso e le allerte prolungate degli ultimi anni hanno messo a dura prova il settore dei carretti trainati da cavalli che in tutta Italia rappresentano una delle attrazioni turistiche più antiche e suggestive. Amate e detestate in egual modo dagli italiani che di volta in volta si sono schierati con animalisti e attività economiche. Già perché sembra un cavallo ma è una attività, è una ditta ma pare tanto un cavallo.

Un emendamento alla Camera nel Luglio del 2019 aveva riacceso la discussione. Guarda caso in piena estate. L'emendamento al Codice della strada imponeva lo stop al transito delle carrozze nelle strade di città con la possibilità di farle circolare nei parchi e nelle riserve naturali. 

A Firenze la discussione si è accesa attraverso un tam tam sui social dove un cavallo in ginocchio ha fatto partire la bolla mediatica. 

E' opportuno far circolare i fiaccherai durante le giornate estive particolarmente calde?

I proprietari degli animali garantiscono per la loro incolumità, ribadendo di svolgere attività di cura, allenamento e riposo come da indicazioni veterinarie. 

Sul caso è intervenuto il consigliere Alessandro Draghi "Il sindaco di Pisa ed il sindaco di Roma hanno emanato un’ordinanza per vietare l’uscita degli animali da traino per le carrozze dalle ore 11 alle 16 nei mesi centrali dell’estate. A Firenze esiste già un regolamento sulla tutela degli animali all’art. 43 enuncia il divieto di utilizzare animali da soma o da traino con temperature superiori a 35 gradi all’ombra. Incominciamo a far rispettare il regolamento che già esiste, poi sarà opportuno valutare altri provvedimenti. La salvaguardia delle tradizioni deve conciliarsi con le esigenze e le nuove sensibilità nei confronti degli animali”.