Cultura

Con Edmondo De Amicis nel salotto capitale

Torna la rappresentazione dedicata al periodo in cui Firenze fu prima città d'Italia in una conversazione incredibile con lo scrittore dell'epoca

Un momento dei Salotti

Prego si accomodi! E nel salotto di Firenze Capitale ecco che si accomoda Edmondo De Amicis. Grande successo di pubblico in questa prima de I Salotti di Firenze Capitale di Marcello Lazzerini, portata in scena dalla Compagnia delle Seggiole grazie alla collaborazione del Cral già Banca Toscana.

Il presidente del consiglio comunale Luca Milani, nel 150° anniversario della fine delle celebrazioni di Firenze Capitale (1871-2021) ha voluto fortemente l’apertura straordinaria ai fiorentini delle Sale dedicate a Firenze Capitale per far riscoprire questo periodo importantissimo per la nostra città e per l’Italia.

“Prosegue l’impegno – sottolinea il presidente Milani – nella cura e nel ricordo di quegli eventi storici e culturali che hanno visto Firenze protagonista. Un ringraziamento speciale al Cral già BT con alla sua Presidente Liviana Martelli ed a Fabio Baronti con la Compagnia delle seggiole per la disponibilità e l'entusiasmo con il quale ha aderito all'iniziativa per tre serate evento con pièce teatrali". 

Lo spettacolo I Salotti di Firenze Capitale. Conversazione (in)credibile con Edmondo De Amicis fornisce un vivido ritratto del tempo, attraverso le conversazioni proprie a due salotti rivali e famosi al tempo, quello di Madame Marie Studolmine Wyse Bonaparte, cugina di Napoleone III e moglie di Urbano Rattazzi, ex presidente del consiglio e il 'salotto rosso' di via de’ Benci di donna Emilia Peruzzi, moglie di Ubaldino, già ministro e sindaco di Firenze. 

Fondamentali per restituire il realismo di tali luoghi e momenti storici, le location che per il salotto di Madame Bonaparte abbiamo individuato nelle Sale di Firenze Capitale di Palazzo Vecchio, mentre per il Salotto rosso di donna Peruzzi il luogo ideale è la Sala Rossa di Palazzo Vecchio.

Il pubblico ha particolarmente apprezzato le rappresentazioni rivivendo le atmosfere di oltre un secolo fa. Un tuffo nel passato, in un anno – il 1869 – in cui stava per chiudersi la parabola di Firenze Capitale del Regno. E tra oggi e domani ecco altre tre performance, sempre della durata di un’ora ciascuna, previste alle 19, alle 20 e alle 21 nelle Sale di Firenze Capitale al terzo piano di Palazzo Vecchio e in Sala Rossa per le quali è già tutto esaurito.

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