Attualità

Bufera sugli assembramenti del fine settimana

Dito puntato sulle immagini del centro storico con Firenze in zona arancione ma le strade piene di persone, soprattutto nelle aree commerciali

Sul secondo fine settimana di Dicembre, con la Toscana e Firenze ancora in zona arancione, si è abbattuta una pioggia di polemiche per lo struscio tra le vie commerciali. Le "aree di massima allerta" così sono state definite le zone commerciali sotto controllo per gli assembramenti, sembrano aver ceduto allo shopping natalizio.

Nella giornata di domenica mentre sui social rimbalzavano le foto di piazza Duomo, piazza della Repubblica e via Calzaiuoli c'è stato un intervento a distanza del sindaco di Campi Bisenzio su quanto stava accadendo a Firenze.

"Così non va" ha esclamato Emiliano Fossi, primo cittadino di Campi Bisenzio, con un post su Facebook. "Firenze, ora. Come Roma e Milano ieri. Siamo a 60.000 morti, la seconda ondata - dopo gli errori estivi - ne ha provocati già decine di migliaia. Quanto ancora serve per capire che ogni errore ci costa vite umane? Che ogni comportamento individuale sbagliato, sommato a quello degli altri, può fare danni enormi, alla comunità e all'economia? Serve responsabilità di tutti. Cittadini e istituzioni. Basta polemiche, basta messaggi sbagliati, basta superficialità".

Appena poche ore prima il messaggio di Nardella ai fiorentini "Nessuno vuole impedire di comprare i regali di Natale, ma dai comportamenti di ciascuno dipende il futuro di tutti. Anche questa domenica avremo più controlli, a partire dagli accessi alla città. Ma dobbiamo tutti organizzarci, facciamo acquisti mirati nei negozi evitando affollamenti e passeggiate. Torneremo a godere della bellezza della nostra città quando tutto sarà finito; ora dobbiamo pensare alla salute nostra e dei nostri cari, senza rischi inutili. Il numero dei contagi è ancora alto e purtroppo l’Italia è in cima alla classifica europea per numero di morti. Viviamo questo periodo usando il buon senso. Il rispetto per gli altri e per chi amiamo rimane il regalo più grande".

Gli esercenti dei Centri commerciali naturali per poter ottenere una deroga o accelerare i tempi delle riaperture avevano proposto all'amministrazione strade pedonalizzate, chiusure ed accessi calmierati solo su appuntamento per ridurre gli assembramenti ma sembra essere prevalso il liberi tutti.