Attualità

Pesci morti nel laghetto, mistero sulle cause

Stamani gli operatori Alia hanno rimosso le carcasse in decomposizione già da ieri, e ora ci si interroga sui perché anche in consiglio comunale

La rimozione delle carcasse stamani

E' mistero sulle cause che ieri hanno provocato una vistosa morìa di pesci nel laghetto del Bobolino. Stamani gli operatori di Alia sono intervenuti per rimuovere le moltissime carcasse in decomposizione già da ieri, quando il capogruppo del Movimento 5 stelle in Palazzo Vecchio Roberto De Blasi riferisce di essere intervenuto sul posto insieme alle forze di polizia. Adesso l'esponente pentastellato invoca l'intervento di Arpat e delle autorità sanitarie.

“Incuria del servizio di manutenzione o sversamenti di sostanze inquinanti? Non è dato saperlo", sostiene chiedendo che vengano eseguiti da chi di competenza "accertamenti atti a stabilire la qualità dell’ecosistema al fine di evitare che altre decine di piccoli pesci rossi e non solo potessero morire".

Ieri mattina, racconta De Blasi, lo spettacolo era terribile. Stamani ancora peggio. "Abbiamo presentato una domanda di attualità per il consiglio comunale di oggi - espone insieme al consigliere comunale Lorenzo Masi - dalla quale esigiamo risposte precise". In particolare, tra le altre cose, i due consiglieri comunali vogliono spiegazioni sul "mancato immediato intervento da parte delle autorità preposte per la pulizia e il confinamento dei luoghi con apposite recinzioni", chiedono a chi spettano pulizia e manutenzione del laghetto e secondo quali modalità.

La preoccupazione adesso si rivolge ai pesci ancora in vita: “Oggi – conclude Masi – è stata eseguita la sola rimozione dei pesci morti e considerando la quantità di quelli ancora vivi in evidente stato di sofferenza ce ne saranno altri fino alla completa estinzione della fauna nel laghetto, se non si interviene immediatamente. Cosa aspetta l’amministrazione a rimuovere i superstiti confinandoli in vasche sicure, e ripulire il laghetto?”