Cultura

Con Rai Storia nel Parco

Una troupe di Rai Storia ha fatto visita nelle Foreste casentinesi per un servizio dedicato all'alluvione del '66

L'articolato lavoro di Rai Storia, che andrà in onda il 4 novembre, giorno del 50° anniversario, è cominciato in questi giorni nelle Foreste casentinesi e si intitolerà "Alle sorgenti dei fatti del 66". Gli autori sono Fabrizio Marini e Giorgio Taschini.

L'inviata, Michela Ponziani, e il filmmaker (studio Ziblab), Carlo di Domenico, sono stati accompagnati da due agenti del CTA del CFS del Parco a Capo d'Arno.

L'alluvione del 1966 ha riempito di simboli l'immaginario collettivo: gli "Angeli del fango", il Ponte Vecchio stremato dalla violenza delle acque, l'ansia di mantenere le meraviglie della città all'ammirazione del mondo intero. Naturalmente non vanno dimenticati i danni enormi e i morti. 

Il Fiume sta a Firenze, in un rapporto indissolubile, come la Senna a Parigi e il Tamigi a Londra. Alla forza del Fiume Firenze deve anche il legname pregiato - che scorreva, "fluitava", attraverso il suo corso dal Casentino e dalle estremità della Romagna toscana - necessario per la edificazione delle sue opere più belle: fra tutte Santa Maria del Fiore.  E le navi che affrontavano il mare aperto davanti alla repubblica marinara pisana avevano alberi maestri che venivano dalle Foreste casentinesi. 

Quel fiume, padre e patrigno, nasce nel Parco nazionale: le sorgenti, sul Falterona, monte sacro agli etruschi, sono state acquistate dall'area protetta nel 2004. Oggi sono al centro di alcuni dei percorsi escursionistici più suggestivi tra Val di Sieve, Romagna e Toscana.

Altra tappa ineludibile, in considerazione dell'indissolubile rapporto tra il "Monte degli dei" e gli etruschi, è stata la stipe votiva del "Lago degli idoli", a poche centinaia di metri.