Cultura

Buccellati lascia in mostra a Pitti 34 creazioni

Le preziose creazioni resteranno esposte dopo essere state protagoniste della mostra dedicata ai "tesori" della celebre casa di oreficeria

La decisione è stata presa da Gianmaria Buccellati, presidente della Fondazione, e dalla consorte Rosa Maria che hanno concretizzato la promessa di lasciare in comodato al museo 34 opere, già visibili nelle vetrine del museo di Pitti. 

Si tratta, spiega in una nota il Polo museale, di oggetti di grandissimo valore sia per il loro aspetto artistico, sia per i materiali pregiati impiegati, che coprono tutto l'arco temporale dell'attività della casa che prende l'avvio dopo la Prima guerra mondiale con il padre di Gianmaria, Mario Buccellati. 

Il suo cliente più celebre, narrano le cronache, è sicuramente Gabriele d'Annunzio che commissiona gioielli e oggetti, fra i quali emergono, come curiosità, i cosiddetti 'portasigarette eroici' con iscrizioni inneggianti le gesta del Vate. Il successo della maison porta Mario Buccellati ad aprire un negozio a Roma nel 1925, uno a Firenze nel 1929 e nel 1951, tempo in cui anche la moda italiana iniziava a conquistare l'America, un negozio a New York sulla 51a strada.