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Attualità mercoledì 22 marzo 2023 ore 15:57
Tram al Duomo, c'è polemica e non finisce qui
Ecco come la pensano i lettori di QuinewsFirenze che hanno partecipato al sondaggio. La polemica cova sotto la cenere delle prossime elezioni
FIRENZE — Il dibattito sul passaggio del tram dal Duomo non è terminato con le parole del sindaco Dario Nardella "Non ho intenzione di riaprire con la mia amministrazione il tema del passaggio della tramvia dal Duomo" ma prosegue nella giunta e tra i fiorentini.
Dopo Cecilia Del Re, avvocato ed assessore revocata dal sindaco per avere ipotizzato il passaggio del tram da piazza Duomo, è stato Andrea Giorgio, attuale assessore all'Ambiente, ad aprire una breccia nel sistema tranviario non escludendo una modifica del tracciato. La polemica è servita, bollente.
Come avevamo pronosticato lanciando un Sondaggio lo scorso 14 Marzo per chiedere ai fiorentini se fossero favorevoli o contrari al passaggio del tram dal Duomo come nel Referendum del 2008, a Firenze le polemiche covano sotto la cenere. Oggi si parla del Tram dal Duomo come uno dei temi scottanti per le elezioni amministrative del dopo Nardella del 2024.
Il sindaco Dario Nardella è stato chiaro nel motivare la revoca della pesante delega all'avvocato Cecilia Del Re "Ho ritirato le deleghe dell’assessore Cecilia Del Re per non aver informato minimamente né me, né la giunta della sua posizione, contraria al programma di mandato, a favore del passaggio della tramvia da piazza del Duomo e del conseguente superamento della pedonalizzazione".
Un altro membro della giunta ha posto lo stesso tema appena una settimana dopo come hanno evidenziato i consiglieri di Fratelli d'Italia che tallonano l'amministrazione.
I consiglieri di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai e Alessandro Draghi non si sono fatti sfuggire l'assist "Come nel gioco dell’oca siamo tornati alla casella del Duomo. Giorgio appena ieri in un’intervista ad una tv locale, con dichiarazioni riprese oggi dalla stampa locale, rilancia nuovamente la questione del passaggio del tram a fianco della cattedrale di Santa Maria del Fiore ricordando di essere sempre stato favorevole finché non fu deciso di no dal PD e che in futuro magari se ne potrà discutere di nuovo. Ora, se nel dogma Nardella il pensiero pro tram al Duomo è incompatibile con la sua Giunta come farà Giorgio a salvarsi? Ha detto esattamente le stesse cose di Del Re in merito ad un futuro più o meno lontano del tram, anzi è stato ancora più esplicito. Ed ha pure aggiunto che non esiste che in Giunta non se ne possa parlare, ponendo forse una questione di libertà di espressione. Giorgio difende il Del Re pensiero dunque. E allora le conseguenze dovrebbero essere scontate. A meno che non abbia concordato l’intervento col Sindaco. Ma allora anche Nardella asseconderebbe l’ipotesi futura del Duomo e dovrebbe agire parimenti. E revocare se stesso".
I fiorentini intanto fanno ironia e pubblicano immagini di sedie e tavolini tra via Cerretani e via Martelli con didascalie quali "In effetti sarebbe stato brutto far passare il tram".
Altri pubblicano e ripubblicano immagini d'epoca raccolte da archivi come Vecchia Firenze Mia sottolineando la lungimiranza perduta dei nonni.
Il risultato del nostro Sondaggio
Abbiamo aperto un sondaggio "Tram al Duomo, si o no?" ed i nostri lettori si sono espressi contrari per il 72% e favorevoli al 28% ad una linea Santa Maria Novella (Unità) - Duomo - San Marco.
La storia del tram dal Duomo
La linea del sindaco Leonardo Domenici e dell'assessore alla Mobilità Giuseppe Matulli era quella di favorire il passaggio del tram dal Duomo per dare al sistema una continuità strutturale e chiudere il cerchio sul centro storico. Il progetto prevedeva il raggiungimento di Santa Croce e l'uscita su piazza Piave, dove oggi è previsto il passaggio per la linea Fortezza - Bagno a Ripoli.
Il consigliere Mario Razzanelli nel 2008 propose un Referendum che vide prevalere i contrari ma non raggiunse il quorum, richiesto tra mille polemiche da Palazzo Vecchio nonostante fosse un referendum consultivo.
Fu poi la pedonalizzazione del 25 Ottobre 2009 che l'allora sindaco Matteo Renzi presentò con lo slogan "A passo Duomo" a chiudere ogni ipotesi.
Fino al Piano Operativo e Strutturale del 2023 dove l'ex assessore all'Urbanistica ha posto il tema della opportunità di ricucire la rete secondo la filosofia di Domenici e Matulli e questo le è costato il posto in giunta dopo anni di tavoli e concertazioni con i quartieri che ancora oggi la ringraziano “Il gruppo PD del Quartiere 1 vuole ringraziare Cecilia Del Re per tutto il lavoro portato avanti in questi anni nei nostri territori. L’ascolto, il supporto, l’impegno e la sua presenza, professionale e costante, sono stati fondamentali per la nostra azione amministrativa. Continueremo a lavorare e a impegnarci nell’interesse del Quartiere nel rispetto del mandato che ci è stato dato dai cittadini”.
Dopo appena una settimana l'assessore all'Ambiente ha dichiarato che il tema non è un tabù per la giunta di Palazzo Vecchio.
Mancano 15 mesi alle prossime elezioni amministrative ed il passaggio del tram dal Duomo è nel cassetto, rimasto aperto dal 2008.
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