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Attualità giovedì 07 gennaio 2021 ore 09:49

Studenti in rivolta per il mancato ritorno in aula

Erano pronti a tornare a lezione in presenza dal 7 Gennaio ma le superiori sono state rimandate all'11 Gennaio con la didattica al 50 per cento



FIRENZE — Nuovo presidio per gli studenti e gli insegnanti fiorentini che questa mattina si sono ritrovati con la sigla Priorità alla Scuola davanti al Liceo Galileo, in pieno centro storico a pochi passi dalla prefettura e dal Consiglio regionale, per fare lezione all'aperto e protestare contro il mancato rientro a lezione. 

"La Dad non è scuola, la scuola è a scuola" è lo striscione esposto dagli studenti in via Martelli. "Pretendiamo di rientrare in sicurezza" è invece il messaggio sullo striscione appeso alla facciata dello storico plesso scolastico.

Dal 7 al 10 Gennaio sono previste proteste, presidi e lezioni in presenza in 19 città italiane, a Firenze il 7 Gennaio lezioni DAD in presenza e presidio davanti al Liceo Galileo e l'8 Gennaio a Sesto Fiorentino davanti al Liceo Artistico. Tra le altre città toscane Massa Carrara lezione in presenza davanti a Liceo Marconi a Carrara e Istituto Alberghiero a Massa. A Pontedera lezioni in DAD nel cortile del Liceo Scientifico XXV Aprile, via Milano 36. A Prato flash mob con studenti e docenti davanti al Liceo Scientifico Copernico, viale Borgo Valsugana 63. A Pisa lezioni in DAD alle Logge, piazza del Comune. In Italia manifestazioni anche a Roma, Bologna e Napoli.

Prima delle festività natalizie sono stati numerosi gli striscioni appesi per chiedere il rientro a lezione in aula "Ci si vede il 7" questo il testo comparso sui cancelli degli istituti sull'onda di una protesta nazionale promossa dal movimento nato con il primo lockdown.

Il Comitato Priorità alla Scuola ha spiegato "Eravamo preparati: inutile contare sulle promesse di un governo che, del resto, aveva cominciato a rimangiarsele prima ancora di Natale. Gli striscioni lasciati davanti alle scuole il 23 Dicembre parlavano chiaro e noi le promesse le manteniamo: ci rivediamo il 7 Gennaio, continua la nostra mobilitazione permanente. Il disprezzo che le istituzioni hanno verso il mondo della scuola si manifesta anche con il tempismo nell’annunciare le proroghe della chiusura: sempre poche ore prima della agognata riapertura, rendendo così inutile il lavoro svolto in ciascun istituto, vane le attese di insegnanti, personale ATA, studenti-esse e famiglie". 

La nota degli organizzatori recita "Basta con la retorica della scuola che non ha chiuso: le scuole sono aperte quando allievi-e e insegnanti ci sono dentro insieme, altrimenti sono chiuse e basta. La scuola aperta è quella che insegnanti e studenti-esse di PAS hanno fatto in strada a partire da Novembre. Non intendiamo accettare in silenzio la dissoluzione del secondo anno scolastico di fila, né che la proroga della chiusura stia diventando scontata e “naturale”. Non intendiamo accettare il deserto sociale che questa classe dirigente sta apparecchiando per il nostro immediato futuro. La notizia di oggi è che, malgrado tutto, Priorità alla Scuola non rinuncia a farsi sentire. Le scelte del governo e degli amministratori locali sono fatte, al solito, sulla pelle dei e delle minori, ignorando deliberatamente quanto sempre più voci autorevoli denunciano, ogni giorno: la dispersione e l’abbandono scolastico sono in aumento; si registra un incremento esponenziale di disagio psicologico e psichiatrico dei giovani, legato inequivocabilmente alla persistente chiusura delle scuole". 

Le richieste "La scuola deve essere aperta, e per questo chiediamo: uno screening completo della comunità scolastica (docenti, ATA, studenti) affinché la scuola possa riaprire in sicurezza, che il personale scolastico ad alto rischio sia considerato prioritario nella fase 1 dell’agenda vaccinale, che le scuole riaperte non diventino un verifichicio, sprecando il tempo in presenza solo a uso di compiti e valutazioni; il tempo in presenza sia il tempo di ricostruire i rapporti, che vengano annullate le prove Invalsi di quest’anno". 


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