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Attualità domenica 29 settembre 2019 ore 17:10

Sicurezza a bordo, più controlli sugli autobus

All'indomani della cabina di regia sulla sicurezza gli autisti si aspettano una risposta efficace al fenomeno delle aggressioni sui mezzi di trasporto



FIRENZE — La vita a bordo dei mezzi pubblici potrebbe presto cambiare con il grande fratello puntato sull'interno e sull'esterno delle vetture e con personale di servizio vigilanza tra i passeggeri.

La Regione Toscana ha presentato nei giorni scorsi un piano per la sicurezza che prevede nuove risorse per aumentare il controllo a bordo e nelle stazioni, in collaborazione con le aziende di trasporto e le forze di polizia. "Nel servizio di trasporto pubblico locale su gomma, si sono registrati numerosi casi di aggressioni, spesso ai danni di conducenti e controllori che hanno riportati ferite e contusioni, l'ultimo dei quali a Bibbiena sabato 14 settembre" recita la nota inviata dalla Regione che ha stanziato 1.400.000 euro per consentire alle aziende di aumentare i servizi di controllo e di tutela dell'utenza, anche grazie a personale assunto dalle aziende con questa specifica funzione.

QuiNews Firenze ha contattato Massimo Milli, vice segretario Faisa Cisal e delegato Rsu di Ataf per fare il punto della situazione dopo la cabina di regia riunita tra istituzioni, forze di polizia, aziende e sindacati.

Quali novità ci sono?

"Durante la riunione della Cabina di regia sulla sicurezza a bordo treni e dei mezzi di trasporto pubblico locale coordinata dal Prefetto di Firenze con la partecipazione di tutte le Prefetture della Toscana, del questore di Firenze, della Polfer, di Trenitalia, Rfi, delle aziende di trasporto pubblico su gomma e delle organizzazioni sindacali di settore sono emersi alcuni aspetti tecnici e burocratici legati al rispetto della privacy che ancora frenano l'uso delle videocamere a bordo, ma ci stiamo avvicinando ad un nuovo modello di sicurezza".

I mezzi di Ataf sono pronti? 

"Occorre dire che siamo dotati di un parco mezzi molto giovane, forse il più giovane tra i colleghi regionali e pertanto abbiamo vetture sotto ai 5 anni di servizio che sono già dotate di apparecchiature tecnologiche come ha confermato il presidente Ataf, Stefano Bonora. E' dall'accordo del luglio 2017 sulla videosorveglianza che siamo in attesa di vedere il sistema in piena operatività".

Il prefetto di Firenze ha dato disposizioni in merito?

"Il prefetto Laura Lega ha invitato a denunciare tutte le aggressioni verbali e fisiche così da non dare nulla per scontato e dare modo alle forze dell'ordine di poter indagare, perché senza denuncia non possono agire.  Nell'occasione ha spiegato alle aziende che sarebbe meglio non prendere singole iniziative sulla sorveglianza, ma passare attraverso la cabina unica di regia. C'era infatti chi era pronto a mettere vigilanti o guardie private".

I sindacati cosa chiedono? 

"Al netto della tutela del diritto dei lavoratori a non essere controllati, tutti si aspettano una svolta definitiva sulla fase di collaudo della videosorveglianza per avere tutte le vetture pronte a registrare i dati e soprattutto coordinarsi per leggerli. Sia nei casi di aggressioni verbali e fisiche, ma anche per verificare i sinistri stradali usando i video girati all'esterno del veicolo. Una fonte di dati che può tornare utile anche a livello assicurativo. Non è finita, perché sia la camera sulla postazione guida che a bordo potrebbero rilevare anche un borseggio e come potrebbe essere gestito il materiale video? Al momento è necessario superare l'ostacolo sulla violazione della privacy".

Oltre le telecamere?

"Chiediamo da tempo cancelletti chiusi, l'ideale sarebbe avere cabine sigillate come in treno o in tramvia, ma basterebbero protezioni per la salvaguardia del conducente e dei passeggeri, perché ricordiamoci che un'aggressione in corsa sarebbe un problema per tutti coloro che sono a bordo e non solo per l'autista".

Intanto nelle scorse ore l'assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli ha spiegato che "per la prima volta è stato finanziato anche un progetto per la sicurezza sui bus, che prevede anche personale di sicurezza sulle linee segnalate come più critiche dagli autisti e dalle aziende di trasporto. Queste figure dovranno prevenire situazioni critiche e rischiose per la sicurezza dei passeggeri e del personale. Ricordiamoci che anche i lavoratori sono spesso oggetto di violenze, aggressioni o intimidazioni e tutto questo non è accettabile".


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