Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 09:15 METEO:FIRENZE10°18°  QuiNews.net
Qui News firenze, Cronaca, Sport, Notizie Locali firenze
sabato 27 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Meloni: «Papa Francesco parteciperà a G7 a tavolo su intelligenza artificiale»

Lavoro martedì 23 maggio 2023 ore 18:10

Maggio Musicale, corsa per evitare sospensione e cassa integrazione

Tempi stretti per arginare la nuova crisi che si è aperta per il Maggio Musicale Fiorentino. Il nuovo commissario ha dettato costi e scadenze



FIRENZE — Audizione del commissario al Maggio Musicale Fiorentino Onofrio Cutaia in Commissione Controllo a Palazzo Vecchio.

"Entro il prossimo Luglio la Fondazione dovrà essere ‘solvente’, ovvero dovrà avere titoli certi, a fronte di risorse straordinarie, pari a 8 milioni. In caso contrario, l’unica alternativa sarà la sospensione delle attività e il tentativo di ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori" lo ha detto il presidente della Commissione Controllo, Jacopo Cellai.

L'intervento integrale di Cellai “Già nel bilancio consuntivo 2021 si poteva leggere che qualcosa non andava o quanto meno che fosse necessaria la massima prudenza poiché il risultato di bilancio in attivo di qualche centinaio di migliaia di euro era stato ottenuto attraverso la capitalizzazione degli allestimenti, altrimenti sarebbe andato in perdita. E invece nel 2022 è stato fatto esattamente il contrario: 12,7 milioni di costi di produzione a fronte di 2,7 mln da ricavi bigliettazione oltre ai 5,4 mln di sponsor privati (di cui 1 mln anticipato di un’annualità) L’ennesimo sprofondo rosso dei conti del Maggio con queste cifre era sicuro tenendo conto che i contributi pubblici sono destinati sostanzialmente a coprire i costi del personale e quelli della manutenzione del teatro. E meno male che il Ministro Sangiuliano ha optato per la scelta del commissario, Cutaia, che ha scelto di continuare l’attività del Teatro, scongiurando la chiusura, rivedendo la programmazione con attenzione al mantenimento della qualità dell’offerta ma fermando forzatamente almeno una parte della programmazione 2023, che altrimenti avrebbe fatto registrare un’ulteriore significativa perdita. Tra le opere stoppate balzano agli occhi le cinque date dei “Maestri Cantori” programmate tra il 22 Giugno e il 7 Luglio con un costo preventivato di 1.489.000 di euro: cinque date in periodo estivo considerando che il teatro d’opera ha una capienza di 1.800 posti, come potevano essere sostenibili? Con questo bilancio? E qui si lega il tema sui ricavi da biglietti, evidentemente disallineati dalla realtà. Quattro milioni messi a bilancio anche nel 2023 nonostante, come detto, nel 2022 fossero stati 2,7 milioni. Il sovrintendente Pereira ha certamente e pienamente le sue responsabilità in ordine ai conti del Maggio ma la sua nomina è stata voluta e difesa dal sindaco Nardella, e non si riesce a capire come sia possibile che lui o chi collabora con lui non abbia notato nulla di quanto stava accadendo al Maggio. Cutaia è stato chiaro sulla situazione e sulle risorse da trovare: entro il prossimo Luglio la Fondazione dovrà essere ‘solvente’, ovvero dovrà avere titoli certi, a fronte di risorse straordinarie, pari a 8 milioni. In caso contrario, l’unica alternativa sarà la sospensione delle attività e il tentativo di ricorso alla cassa integrazione per i lavoratori, che non debbono pagare per l’incompetenza di altri. Il Governo ha immediatamente dimostrato la propria attenzione per il Maggio e i suoi lavoratori, ma è evidente che Comune, città metropolitana e Regione debbano chiarire le proprie responsabilità e cosa intendano fare per la propria parte”.

Nicola Armentano, capogruppo Pd e Luca Santarelli, capogruppo lista Nardella a Palazzo Vecchio “C’è massima collaborazione da parte dell’amministrazione rispetto al Maggio Musicale. Come intenda comportarsi il Comune quindi è presto detto. Il sindaco ha ribadito anche oggi che è pronto a un incontro col ministro Sangiuliano. È nostro obiettivo, da sempre, tutelare il Maggio musicale, il suo presente, il suo futuro rappresentano per noi un bene prezioso, sarà nostra cura tutelarli così come i suoi lavoratori, e non ci stiamo ad attacchi pretestuosi che indichino l’opposto. Lo facciamo e lo faremo per la città, per gli appassionati frequentatori del Maggio, per la comunità intera, per il pubblico nazionale e internazionale. Anche nella commissione odierna abbiamo sottolineato che il livello attuale dei contributi di Comune e città Metropolitana è il più alto degli ultimi anni, 4,5 milioni da parte del Comune e 1,4 dalla Città metropolitana, per cui non aspettiamo certo recriminazioni da parte delle opposizioni per dimostrare quanto impegno e quanta attenzione siano stati messi in campo per l’ente. Ha poco senso, inoltre, pure la ‘caccia alle streghe’ sulle responsabilità politiche, da parte di Lega, Fdi e SPC, a cui ricordiamo che gli ultimi bilanci hanno tutti avuto l’approvazione del Collegio dei revisori che è composto da tre componenti nominati dalla Corte dei Conti, il presidente, ministero dell’Economia e delle Finanze e ministero della Cultura. Ora la priorità come Comune, già specificata e ribadita dal sindaco, è certamente quella di lavorare in accordo con gli altri soci, il Commissario, e tutti i sindacati per una rapida soluzione”.

Questo l'intervento del segretario provinciale e capogruppo della Lega Federico Bussolin “La situazione insostenibile descritta dal Commissario Straordinario della Fondazione del Maggio Musicale, Onofrio Cutaia, porta con sé un dato inequivocabile: il sindaco Nardella poteva interrompere la strada che aveva imboccato il Maggio ma non ha fatto nulla per impedirlo. E questa non è responsabilità solo dell’attuale primo cittadino, ma anche di chi lo ha preceduto: non c’è stata la capacità di mettere al centro il futuro del Teatro con i suoi lavoratori con un progetto lungimirante, creando invece una realtà troppo costosa rispetto alle coperture. Di “Pereira” in questi anni ce ne sono stati molti, e alcuni erano sindaci, uno lo è tuttora: quando ammetterà le responsabilità?”.

La capogruppo di Italia Viva Mimma Dardano e la consigliera Barbara Felleca hanno espresso le proprie valutazioni “Abbiamo ascoltato con attenzione e non senza preoccupazione l’audizione del Commissario del Maggio, che ringraziamo per l’esposizione precisa, che sta affrontando l’attuale crisi del Maggio Musicale, che rischia di avere conseguenze pesantissime nei prossimi mesi. Un Teatro - unico multisala teatrale lirico d’Europa - con ben tre sale (Sala Metha – Sala Prove - Cavea aperta), forse sovradimensionato, per il quale occorre una strategia di lungo periodo che dopo avere affrontato l’attuale emergenza dei conti offra prospettive solide per far vivere e prosperare una realtà che deve necessariamente differenziare la propria offerta. Il Commissario oggi ci rassicura nell’aver fermato l’“emorragia”, contenendo i costi anche con dolorosi tagli alle produzioni (una linea di rigore e sobrietà che avevamo richiesto dal 2020) e riportando il pubblico in sala – solo quella centrale. Ci prospetta la necessità di reperire titoli certi per 8 milioni di euro per affrontare il 2023; un appello che era già apparso sulla stampa nei giorni scorsi, tanto da averci determinato ad intervenire lunedì in Consiglio con una domanda di attualità. Non ce ne è stato il tempo, ma oggi il tempo corre, perché il Teatro del Maggio è un’eccellenza, da tutelare insieme al grande patrimonio di competenze e professionalità dei tanti che vi lavorano. È arrivato il momento di cominciare a far ‘girare’ il teatro in tutta la Toscana per portare a Firenze tante realtà culturali del territorio, per cominciare. Non si può tacere, infine, che è mancato il controllo sull'aspetto finanziario, e questo si riflette sull’attuale disastrosa situazione delle casse del Maggio”

Queste le dichiarazioni dei consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu "Il Commissario Straordinario della Fondazione del Maggio Musicale, Onofrio Cutaia, ha chiarito il contesto di una situazione insostenibile. Ha detto che si è dovuto tagliare, senza rinunciare alla qualità, ottenendo buoni risultati (con spettacoli da posti esauriti in sala). La gestione Pereira era fuori “Scala”, c’erano produzioni troppo costose anche rispetto alle sponsorizzazioni private che venivano trovate. È dal 2019 che lo diciamo. Ci sono tracce anche nelle relazioni che si sono susseguite nel tempo. La preoccupazione è stata espressa spesso anche dalle organizzazioni sindacali. Reazione del sindaco? Ha sempre mandato l'allora Assessore Sacchi a difendere la linea, anzi a rivendicarla. Come sempre ha fatto il Partito Democratico. Che è andato pure oltre. 7 giugno 2022, ecco le parole del Partito Democratico di Palazzo Vecchio, dopo alcune dichiarazioni di Cristiano Chiarot (pubblicate in Rete Civica). «Nessuno ha chiamato in causa l’ex Sovrintendente, di cui francamente nessuno si ricordava più, neanche Pereira, che durante l’audizione in commissione ha fatto riferimento in generale alla situazione del teatro degli anni precedenti. [..] L’operato di Pereira sul rilancio artistico è sotto gli occhi di tutti, è riconosciuto da tutti i media europei, ha permesso di portare a Firenze i più grandi nomi internazionali della musica». Il Commissario ha spiegato: “il Sovrintendente ha potere quasi assoluto. Solo il sindaco e la politica potevano bloccare una tendenza che ora mette a rischio il futuro del Maggio. Ci sono opposizioni che in questi anni hanno parlato di “carrozzoni”. Non l'abbiamo mai fatto. Abbiamo sempre chiesto di garantire la stabilità, i salari e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori a cui sono stati chiesti da tempo moltissimi sacrifici. Rispetto alle domande fatte, ringraziando per le risposte, prendiamo atto di come: le sponsorizzazioni del Sovrintendente Pereira se ne sono andate con lui, i contributi privati non coprivano i costi delle produzioni programmate, non è corretto quanto detto dal Presidente della Regione Toscana («si è speso più di quanto preventivato»), perché il problema dei ricavi insufficienti era ben noto da tempo, non ci sono garanzie su CIG, anche se la tutela del personale dipendente è una priorità. Lo ribadiamo. Lavoratrici e lavoratori hanno già pagato. Le spese fisse sono coperte dai contributi pubblici. Si riporti il Teatro al centro del territorio. La cultura non è merce da esporre ai flussi turistici”


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Le previsioni meteo per il fine settimana vedono la Toscana ancora in altalena. Le temperature però riprendono quota. Ecco tutti i dettagli
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Federica Giusti

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Attualità

Lavoro