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Attualità domenica 14 febbraio 2021 ore 16:44

La briglia non aspetta più e crolla a luci spente

Da futuro dell'energia a trapassato delle opere fluviali, la burocrazia ci ha messo lo zampino e la briglia è caduta prima di aver acceso la luce



FIRENZE — Il crollo della Pescaia dell'Isolotto è avvenuto "a luci spente" a pochi mesi dai lavori programmati per l'installazione della turbina necessaria a trasformare la forza motrice dell'Arno in energia elettrica. Non ha resistito più.

Dopo il crollo l'assessore regionale Monia Monni ha spiegato che la Regione Toscana era finalmente pronta a mettere mano alla ristrutturazione della traversa per procedere con la creazione di una mini centrale idroelettrica attesa da molti anni secondo un progetto di avanguardia idraulica e tecnologica che avrebbe fatto impallidire la Transizione Ecologica. 

L'opposizione politica si è scagliata contro il Consorzio di Bonifica sbagliando però bersaglio "La briglia in questione rientra fra le competenze della Regione stessa, con il suo Genio Civile" ha infatti spiegato il presidente Marco Bottino che ha aggiunto "Il cedimento è il prezzo che paghiamo per inverni molto piovosi, come quelli degli ultimi due anni, che hanno portato a un forte logorio delle opere idrauliche, specialmente di quelle come la pescaia dell’Isolotto-Cascine che sono datate oramai più di 50 anni fa".

Cinquanta anni, e quasi la metà trascorsi in attesa di realizzare un progetto che sarebbe stato innovativo negli anni '90: sfruttare l'energia idroelettrica per accendere i lampioni ed abbassare i costi dell'utenza pubblica.

Nel 2008 era stata la Provincia di Firenze a prendere in mano uno studio formulato dagli ambientalisti per proporre una sorta di manifestazione di interesse pubblico-privata e dotare 13 briglie dell'Arno di altrettante turbine idroelettriche. L'energia prodotta sarebbe servita in parte al privato che avrebbe potuto rivenderla ed in parte all'ente pubblico.

Una serie di ricorsi e l'immancabile burocrazia avrebbero poi fatto slittare i tempi per concretizzare quella che sarebbe diventata in termini tecnici "la procedura di finanza di progetto per la straordinaria manutenzione, ristrutturazione, rifunzionalizzazione di 13 briglie/traverse presenti nel demanio fluviale del fiume Arno e la realizzazione dei relativi impianti per la produzione di energia elettrica".

Proprio nel 2021 la Regione Toscana aveva fatto appena in tempo a pubblicare due avvisi per la Centralina Idroelettrica Sieci e la Centralina Idroelettrica San Niccolò

La briglia dell'Isolotto non ce l'ha fatta, ha gettato la spugna.


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