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Attualità lunedì 07 ottobre 2019 ore 16:05

Anziani non autosufficienti, aiuti alle famiglie

Il Comune di Firenze, conferma un milione di euro per i contributi economici per i familiari che si prendono cura dei propri cari non autosufficienti



FIRENZE — Il Comune di Firenze ha confermato anche quest’anno 1 milione di euro per i contributi economici per i familiari caregiver, attivato per la prima volta nel 2018 si rivolgeva alle persone in lista d’attesa per il contributo di sostegno alle cure familiari ordinariamente finanziato dalla Società della salute con il Fondo non autosufficienza. L’avviso per chiedere il contributo uscirà a breve.

Lo scorso anno sono arrivate 285 domande e sono state ammesse al contributo 271 per una spesa di circa 800mila euro. L’intervento è stato riproposto anche quest’anno, destinandolo alla continuità della prestazione in favore dei beneficiari 2018 e, in subordine, alle persone al momento in lista d’attesa per il contributo di sostegno alle cure familiari. 

“Il contributo economico per i familiari caregiver è una misura che ci sta molto a cuore - hanno detto il sindaco Draio Nardella e l’assessore a Welfare e Sanità Andrea Vannucci - e che ha dato ottimi risultati lo scorso anno. La nostra volontà è stare vicino alle famiglie nel loro percorso di assistenza agli anziani”. “L’apporto della rete familiare, in integrazione con i servizi pubblici sociosanitari, è di fondamentale importanza - ha spiegato il sindaco Nardella - per garantire un’idonea copertura assistenziale agli anziani non autosufficienti nell’ambito di percorsi di tipo domiciliare che evitino o ritardino l’attivazione di percorsi di tipo residenziale”.

“Il contributo economico per i familiari caregiver è un atto concreto di welfare familiare - ha detto l’assessore Vannucci -. Il peso sostenuto dai familiari che si prendono cura, talvolta anche a lungo termine, del proprio caro disabile o affetto da patologie croniche o degenerative è enorme e ne siamo coscienti. Coloro che assistono a casa un familiare devono sapere che non sono soli e che noi siamo al loro fianco”. “Come Comune, insieme alla Società della Salute di Firenze e all’Azienda sanitaria - ha continuato Vannucci -, sosteniamo una serie di misure diversificate in base ai bisogni dei nostri anziani e andiamo in sostegno sia dell’assistenza domiciliare che di quella residenziale per la quale ci sono due tipi di strutture: le residenze sanitarie assistenziali (rsa) e le residenze assistite (ra)”.

L’importo del contributo spettante è determinato in base all’Isee della persona anziana non autosufficiente che beneficia del supporto assistenziale del familiare caregiver. Il contributo è riferito all’anno 2019, è forfetario ed è erogato in un’unica soluzione. L’importo va da un minimo di mille euro annue (per la fascia di Isee che va da 32.500,01 a 37.500 euro) a un massimo di 4mila euro (per chi è nella fascia di Isee 0-7.500 euro).

Firenze è una città con una forte incidenza della popolazione anziana (età superiore ai 65 anni), pari al 27% della popolazione (101.552 anziani su 376.529 abitanti al 31 dicembre 2018). L’alto indice di vecchiaia (rapporto tra persone ultra65enni e ragazzi fino a 14 anni), pari a 243,7, è una conseguenza della crescente incidenza della popolazione anziana. Inoltre, gli utenti anziani in carico ai Servizi sociali sono circa 5.500, pari al 42,3% del totale di circa 13.000 utenti in carico.

Destinatario del contributo è la persona anziana in condizione di non autosufficienza, che si avvale dell’assistenza di un familiare (coniuge, parente in linea retta entro il secondo grado o parente in linea collaterale entro il terzo grado), che assume le funzioni di caregiver. Il familiare caregiver è colui che si deve far carico e formalmente deve essere garante della necessaria assistenza finalizzata alla permanenza a domicilio. Il familiare caregiver deve essere in possesso dei seguenti requisiti: età maggiore di 18 anni; non occupato, pensionato o impegnato in attività lavorativa per non oltre 20 ore settimanali; non deve essere stato valutato non autosufficiente con alto indice di gravità; disponibilità a favorire gli interventi di monitoraggio da parte dei servizi sociosanitari e a svolgere un ruolo attivo e integrato con la rete dei servizi.

Il contributo viene concesso, in via esclusiva, agli anziani non autosufficienti in lista d’attesa per l’accesso al ‘Contributo di sostegno alle cure familiari’ previsto nel Piano di assistenza personalizzato (PAP) dell’Unità di valutazione multidimensionale (UVM) e agli anziani non autosufficienti che hanno beneficiato dell’analogo contributo nell’anno 2018. Il contributo è in ogni caso condizionato all’effettiva permanenza a domicilio della persona anziana non autosufficiente di riferimento per almeno 270 giorni nell’arco dell’anno solare 2019. Non è ammesso lo stesso familiare caregiver per più di due anziani non autosufficienti.


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