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Le celle a fuoco e le grida dei detenuti: la protesta nel carcere di Guayaquil

Cronaca martedì 06 marzo 2018 ore 14:10

Ucciso in strada, l'omicida voleva costituirsi

Lo ha detto al pm Roberto Pirrone, fermato dopo l'omicidio del venditore Idy Diene sul ponte Vespucci. Nuova protesta dei senegalesi



FIRENZE — Dopo aver esploso i colpi di pistola che hanno ucciso Idy Diene, 54 anni senegalese, freddato sul Ponte Vespucci sotto gli occhi dei passanti, il 65enne Roberto Pirrone stava andando a costituirsi dai carabinieri di Borgo Ognissanti. Questo quanto l'uomo, fermato dai militari della Folgore dopo l'omicidio, avrebbe dichiarato nel corso dell'interrogatorio davanti al pm in questura. 

Dalla ricostruzione fin qui eseguita sulla base degli elementi raccolti dagli investigatori, Pirrone sarebbe uscito di casa intenzionato a uccidersi per alcuni problemi finanziari come testimoniato anche da un biglietto lasciato in casa. Una volta fuori, però, non ha avuto il coraggio di farlo e,dopo aver risparmiato la vita a una donna che in quel momento gli stava passando davanti insieme al figlio, ha puntato la pistola contro il venditore ambulante e ha premuto il grilletto, uccidendolo. All'omicidio avrebbero assistito altre due persone. Poi, dopo l'omicidio, Pirrone ha rimesso la pistola nella tasca del giubbotto avviandosi verso il comando provinciale dei carabinieri ma è stato fermato prima, in via di Melegnano, dai militari della Folgore. A loro ha detto di avere con sé la pistola. In una tasca gli è stato trovato anche un coltello. 

Continua nel frattempo, dopo i disordini di ieri, la protesta della comunità senegalese, preoccupata per l'episodio di violenza che si lega tragicamente a quello avvenuto nel 2011 in piazza Dalmazia, quando due venditori ambulanti senegalesi furono uccisi da un neonazista pistoiese che poi si suicidò. Uno di loro, Samb Modou, ha detto l'imam di Firenze Izzedin Elzir, era parente di Idy Diene. Nel pomeriggio, alle 15, è stato convocato quindi un presidio sul Ponte Vespucci come già annunciato ieri dalla presidente dell'associazione dei senegalesi di Firenze Diye Ndiaye.


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