Cronaca

Vuole tornare in carcere e chiama i carabinieri

Ha minacciato di buttarsi dal balcone se non fosse stato arrestato e portato nuovamente in carcere a Sollicciano

Ha chimato il 112 minacciando che si sarebbe buttato dal balcone se non fosse stato arrestato e portato in carcere. I carabinieri giunti sul posto sono saliti al terzo piano ed hanno trovato un tunisino sulla porta, vestito, con un borsone contente i suoi indumenti ed effetti personali ed una cartella contenente i documenti attestanti la sua posizione giuridica, pronto per andare a Sollicciano.

I militari lo hanno invitato a rientrare spigandogli che non poteva essere ricondotto in carcere senza un provvedimento del giudice, quindi doveva calmarsi e rimanere a casa.

L'uomo, in evidente stato di agitazione, ha detto di essere troppo arrabbiato e nervoso per rimanere in casa con sua moglie e con i figli e nonostante i tentativi posti in essere dai carabinieri per calmarlo, ha continuato a minacciare di compiere insani gesti nei confronti dei suoi familiari, se non fosse stato portato in carcere, continuando a prospettare un male ingiusto e imminente alla moglie e ai figli chiedendo insistentemente di essere tradotto in carcere.

I carabinieri, non avendo più argomentazioni, hanno informato il sostituto procuratore di turno al quale hanno comunicato di aver proceduto all’arresto del soggetto per il reato di minaccia a pubblico ufficiale, poiché lo stesso voleva costringere i militari a compiere un atto contrario al proprio ufficio, minacciando un male ingiusto nei confronti della moglie e dei figli.