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Villa Donatello, lavoratori appesi a un filo

Il 10 aprile 46 dipendenti saranno messi in mobilità. Nuovo presidio sotto la clinica per chiedere alla Regione di prorogare di due anni l'intramoenia

L'incontro di ieri tra i sindacati, Unipol e i dipendenti non ha dato gli esiti sperati. I vertici della società proprietaria della clinica privata Villa Donatello sono infatti rimasti fermi sulle loro posizioni: il 10 aprile 46 dipendenti verranno messi in mobilità.

Un passo indietro potrebbe arrivare solo nel caso in cui la Regione decida di prorogare per due anni la convenzione con Villa Donatello, consentendo ai tanti chirurghi che lavorano nel pubblico di continuare a esercitare nella clinica privata la libera professione, cioè l'intramoenia.

Ventidue di loro hanno già presentato un ricordo al giudice del lavoro che però non si è ancora pronunciato. Nel frattempo gli interventi a Villa Donatello sono sospesi e l'incertezza che regna è massima.

"Prorogare la convenzione di almeno un paio di anni - ha spiegato Antonio Serruto dei Cub della sanità di Firenze - permetterebbe a Unipol di avere il tempo per ricalibrare gli esuberi. Se la Regione non vorrà concedere questa proroga significa che c'è la volontà di creare un disagio sociale tra i lavoratori".

Una richiesta analoga alla Regione arriva dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Paolo Marcheschi, che ha proposto di permettere l'intramoenia a Villa Donatello e nelle altre strutture private per 6 mesi: "Avere qualche mese in più - ha scritto Marcheschi in una nota -, oltre a dare respiro ai lavoratori cercando per loro un ricollocamento, potrebbe consentire di smaltire le liste d'attesa per gli interventi, che a Careggi come nelle altre strutture pubbliche sono ormai insostenibili".