Attualità

Un milione di euro per il Memoriale di Auschwitz

Dalla Regione un milione di euro per risistemare l'Ex 3 a Gavinana e rimontare ed allestire al suo interno il Memoriale degli italiani ad Auschwitz

Dalla Regione Toscana arriva un milione di euro per risistemare il primo piano dell'Ex 3 a Gavinana, nella parte meridionale della città di Firenze, e rimontare ed allestire al suo interno il Memoriale degli italiani ad Auschwitz, l'opera dello studio milanese Belgiojoso - ma con il contributo anche, tra gli altri, di Primo Levi e Maio "Pupino" Samonà - che dal 1980 fino al 2015 ha trovato casa nel Block 21 del campo di sterminio nazista in Polonia e poi è stato ‘sfrattato', impacchettato ed è tornato in Italia, accolto dalla Toscana.

Il milione di euro, messo a disposizione del Comune di Firenze, primo lotto di una serie di interventi, servirà in particolare a realizzare un nuovo solaio ed adattare il nuovo ambiente, impianti elettrici e di riscaldamento compresi, per ospitare l'installazione. I dettagli stanno tutti nell'accordo di programma che ha ricevuto il via libera nei giorni scorsi. Il progetto esecutivo è già stato approvato. Nel cronoprogramma delle attività l'appalto è previsto tra maggio e luglio, con inizio dei lavori ad agosto e inaugurazione per marzo 2019.

Con l'avvio dei lavori, nei prossimi mesi, sarà pubblicato anche un avviso con un concorso con un invito a presentare progetti per l'allestimento didattico dello spazio, per raccontare lo sterminio degli ebrei ma anche l'internamento dei militari italiani dopo l'8 settembre, la deportazione politica e degli omosessuali, dei rom e sinti.

Il progetto è del resto ampio. Il Memoriale non sarà ‘solo' un monumento, ma un centro attivo di formazione e diffusione della conoscenza: un museo non-museo, moderno e multimediale, uno spazio dedicato non solo alla Shoah ma a tutti gli stermini. E di fianco, in una nuova palazzina, sarà allestita una mostra sulla Resistenza e troverà posto la sede dell'Anpi, l'associazione nazionale partigiani. Non mancherà neppure una biblioteca. "Avere a Firenze il Memoriale, all'interno di una struttura attiva – conclude Barni - consentirà ogni giorno a studenti e cittadini di entrare in diretto contatto con la storia passata e di alimentare e attivarne la memoria".