Cronaca

Un flash mob per proteggere Firenze

Flash mob dell'associazione Progetto Firenze a piazzale Michelangelo per chiedere nuove leggi a protezione delle città d'arte

Questa mattina, un gruppo di attivisti dell’Associazione Progetto Firenze ha aperto uno striscione con la scritta “Firenze non è in vendita” nel piazzale Michelangelo. Un flash mob per portare all’attenzione del dibattito politico il "Disagio di vivere in una città afflitta dal fenomeno della saturazione turistica e chiedere nuovi strumenti legislativi per proteggere le città d’arte e tutti i siti aggrediti dal turismo di massa".

"Anche in questi giorni - è stato spiegato - Firenze scoppia di persone, la capacità delle strutture ricettive ufficiali registra pienoni superiori al 75% e l’anno che si va a chiudere segnerà certamente un ulteriore balzo in avanti sul record di 20 milioni di presenze già rilevate nel 2016. Mentre le istituzioni fiorentine si mostrano nei fatti indifferenti di fronte al conclamato Overtourism che affligge il museo a cielo aperto del Rinascimento, cresce sempre più l’allarme fra i residenti, al cui disagio da voce Progetto Firenze, un’associazione nata proprio per combattere un modello di sviluppo incentrato sulla mercificazione della città e sulla sua trasformazione in lunapark per turisti."

Tra le varie iniziative promosse dall’associazione e rilanciate nell’odierno flash mob c’è anche la richiesta - sottoscritta già da più di ottocento persone - di una nuova legge per proteggere le città d’arte e riportare i residenti nel centro storico