Cronaca

Tutti in lacrime per la morte del baby sciatore

Parenti, amici, compagni di sci e allenatori sono sconvolti per la scomparsa di Cosimo Mazzi, morto ieri a 14 anni sulle piste della Doganaccia

Avrebbe compiuto 14 tra poco più di un mese, Cosimo Mazzi, l'angelo della neve, come è stato soprannominato in queste ore dopo la tragica caduta che ieri ne ha provocato la morte sulle piste dell'Abetone. 
"Tutto questo non è giusto", piangono i genitori che non fanno altro che domandarsi perché e come sia potuto accadere. 

In effetti, secondo quanto raccontano le primissime indagini, sembra che la morte del ragazzo sia stata una vera e propria beffa del destino. Cosimo, infatti, indossava il casco quando ha cominciato la discesa di riscaldamento prima di iniziare l'allenamento alla Doganaccia. Eppure l'impatto del volto del giovane con la neve compatto è stato fortissimo e fatale, anche se gli inquirenti non escludono che possa avere avuto un malore mentre era ancora in piedi sugli sci e proprio questo malore abbia determinato la caduta.

Intanto però i compagni dello sci club della Doganaccia, i maestri e i vertici della società per cui Cosimo sciava non riescono a darsi pace. "Era un ragazzo giudizioso, prudente che non ha mai esagerato - ha raccontato il presidente della società Doganaccia 2000, Sergio Ceccarelli, a La Nazione - La morte quando arriva così è davvero una beffa".