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Trapianto di fegato, il donatore aveva 93 anni

Nella stessa notte dell'espianto è stato eseguito l'intervento su un paziente in lista di attesa

Un uomo di 93 anni, deceduto in rianimazione per emorragia cerebrale all'ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, è stato ritenuto idoneo al prelievo di fegato per trapianto da un’apposita commissione composta da un medico legale, un rianimatore ed un neurologo in seguito all'accertamento morte.

La famiglia, informata di questa possibilità dal dottor Alessandro Pacini, coordinatore locale donazione e trapianti, dopo lo stupore iniziale data l’elevata età del loro caro, ha colto quest’opportunità con entusiasmo, felice di poter contribuire a salvare la vita di un paziente in lista di attesa per trapianto. “Le moderne tecniche chirurgiche trapiantologiche, i nuovi farmaci immunosoppressori e l’esperienza della Rete del procurement nella valutazione idoneità dei donatori - spiega il dottor Pacini - hanno permesso negli ultimi anni di potere utilizzare a scopo di trapianto con ottimi risultati, organi di soggetti deceduti molto anziani”.

L'intervento è stato eseguito nella notte del 22 aprile dall'équipe chirurgica di prelievo del Centro Trapianti di Fegato di Pisa e nella stessa notte è stato trapiantato il fegato in un paziente di 65 anni che era in lista di attesa.