Cronaca

Scritte contro Mattarella e magistrati, perquisizioni a tappeto

Quattro procure toscane sono impegnate nell'operazione partita dall'esposizione di striscioni davanti ai tribunali di Firenze, Lucca, Pistoia e Prato

Oltraggio e minaccia al corpo giudiziario e offesa all'onore e al prestigio del capo dello Stato: sono queste le ipotesi dell'inchiesta portata avanti in Toscana dalle procure di Firenze, LuccaPistoia e Prato, sfociata stamani in una serie di perquisizioni nelle sedi di alcuni gruppi inseriti nella galassia nata dal Movimento Nazionale Rete dei Patrioti.

L'inchiesta è nata dall'esposizione, davanti ai tribunali delle città dove si sono attivate le procure fra 19 e 20 dello scorso Novembre, di striscioni contro la magistratura firmati Rete dei Patrioti.

L'azione venne rivendicata tramite i social dalla stessa organizzazione con post dal contenuto ritenuto lesivo nei confronti del presidente della Repubblica.

Ispezioni e perquisizioni, personali e locali, come spiega una nota congiunta diramata dalle quattro procure sono state effettuate "nei confronti di soggetti appartenenti ai gruppi denominati Etruria 14 e Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti".

A eseguire i decreti di perquisizione, ispezione e sequestro è stato personale della Digos e della squadra mobile di Pistoia, coadiuvato dal compartimento di polizia postale Toscana Umbria e Marche. L'iniziativa è finalizzata, spiegano le procure, "all'acquisizione della documentazione atta alla ricostruzione delle attività delittuose e all'identificazione degli autori delle stesse".

Complessivamente, risultano sette persone indagate da quattro Procure toscane. Secondo quanto appreso, in tre sono indagati dalla Procura di Lucca e altrettanti da quella di Pistoia, mentre un settimo è indagato sia da quella di Prato, sia da quella di Firenze.