Attualità

Grandine e gelate su vigneti e arnie

Dopo il crollo delle temperature Coldiretti esprime preoccupazione per le gelate tardive che rischiano di compromettere raccolti e miele

Arnie ricoperte di neve sulla montagna Pistoiese

Arnie ricoperte di neve, fiocchi e grandine sui vigneti già in pieno risveglio e sui prati pronti per essere sfalciati. Dopo il crollo delle temperature, che ha portato la neve anche a bassa quota insieme alla grandine nell’area del senese e dell’aretino, Coldiretti Toscana esprime preoccupazione per le gelate tardive che rischiano di compromettere i prossimi raccolti. 

Se nelle scorse settimane le temperature al di sopra della media hanno infatti accelerato il germogliamento delle piante e la nascita dei primi frutti, il brusco calo della colonnina di mercurio di questi giorni rischia di “bruciare” i fiori compromettendo lo sviluppo vegetale della pianta. 

In pericolo, spiega Coldiretti sono viti, olivi, alberi da frutto e ortaggi in pieno campo con le piantine che sono state messe a dimora negli scorsi giorni.

Il maltempo sta alimentando più di una preoccupazione anche tra gli allevatori che speravano in una fienagione generosa. 

"La presenza della neve nei prati e nei pascoli - si legge nella nota di Coldiretti Toscana- potrebbe danneggiare il primo taglio di erba medica indispensabile per l’alimentazione degli animali arrecando un doppio danno alle aziende". 

Insomma, neve e grandine stanno suscitando non poche preoccupazioni.

Sulla Montagna Pistoiese, ad esempio, le arnie in altura, che in questo periodo sarebbero dovute essere in piena attività con le api a ‘caccia’ di polline, soprattutto dalle acacie, sono sommerse da un manto bianco di neve. 

Con le piante che sono state abbattute dal vento e dal peso della neve, Coldiretti Pistoia esprime preoccupazione per la stagione del miele d'acacia. La speranza, scrive Condiretti, è "Che la primavera ritorni per ‘salvare’ la produzione di miele millefiori".