"La politica vince se vi mette al centro e ferma la fuga di voi giovani dalla Toscana": così stamani Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione in corsa per le elezioni del 12 e 13 Ottobre prossimi, in un incontro con gli studenti al Teatro Aurora di Scandicci. E' stata l'associazione Generatio Prs a organizzare il confronto fra candidati presidenti, dinanzi a una platea di studenti e studentesse del liceo classico Galileo di Firenze.
“Ogni anno - ha detto Tomasi - 9mila persone lasciano la Toscana, di queste 4mila sono giovani. Occorre invertire la rotta ora, puntando su sviluppo, formazione, contrasto alla povertà educativa, diritto alla casa, diritto alla mobilità. Questi sono i pilastri della mia idea per questa regione, perché questa sia terra di opportunità in cui voi potete scegliere di restare, lavorare e vivere”.
Mobilità, sanità, partecipazione giovanile, infrastrutture, overtourism, situazione internazionale, ambiente. Un confronto a tutto tondo sul palco dell’Aurora con le domande del giornalista Domenico Ercoli e quelle dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato all’incontro.
“La politica vince se mette al centro voi. Quando parliamo di sanità pubblica, è a voi che dobbiamo pensare. E dobbiamo farlo adesso. Oggi il 51% delle persone, come riporta il rapporto dell’Ars, è costretta a rivolgersi al privato per visite e controlli. L’8%, invece, addirittura rinuncia ad una visita specialistica pur avendone bisogno per via delle attese. Il bilancio sanitario toscano ha un buco di 200 milioni ogni anno e intanto la popolazione invecchia. Il sistema, dunque, non può reggere. Tutti dobbiamo interrogarci su quale sanità lasceremo a voi”, ha sottolineato il candidato presidente del centrodestra.
Tomasi ha messo l’accento anche sul contrasto alla povertà educativa: “Questa lotta è prioritaria perché in mezzo alla fascia di ragazzi che intercettiamo con i servizi sociali e quella che ha una rete tale da non aver bisogno di interventi, c’è una parte numerosa di giovani che non è seguita, che si disperde. Che non prosegue il percorso scolastico, che non ha centri di aggregazione, che è isolata. Su questa fascia occorre intervenire con politiche efficaci, e l’indirizzo di queste politiche, così come la misurazione dei risultati, passa necessariamente da voi”.