Elezioni

Giani e Tomasi a confronto con gli agricoltori toscani

I candidati alla presidenza della Regione di centrosinistra e centrodestra hanno incontrato gli operatori Coldiretti. Ecco le loro priorità

Eugenio Giani e Alessandro Tomasi all'incontro Coldiretti

Dal rafforzamento dell’assessorato all’agroalimentare con poteri speciali per la gestione delle crisi di comparto alla semplificazione delle norme e delle procedure di accesso ai bandi, dalla definizione di tempi certi per l’erogazione di rimborsi e contributi all’istituzione di un fondo rotativo a sostegno delle imprese per facilitare l’accesso al credito, dalla difesa del Made in Tuscany come patrimonio unico e non delocalizzabile fino alla conferma dell’impianto del nuovo piano faunistico venatorio approvato lo scorso Luglio che per la prima volta mette al centro la tutela delle coltivazioni e del reddito agricolo: sono alcune delle priorità – e delle richieste – disegnate da Coldiretti nel manifesto “L’orgoglio di coltivare il futuro” presentato ieri mattina al mercato di Porta San Frediano a Firenze ai candidati presidente alle prossime elezioni regionali (12-13 Ottobre) di Pd, M5s e Avs Eugenio Giani e del centrodestra Alessandro Tomasi.

I due candidati hanno si sono confrontati, in due momenti distinti, con una platea formata da più di 100 imprenditori agricoli. Il manifesto raccoglie dal basso le priorità e le aspettative delle aziende agricole. Tanti i focus sul tavolo dei due competitor a cui hanno chiesto di mettere l’agricoltura ed il cibo al centro della prossima legislatura.

“Chiediamo che l’agricoltura sia riconosciuta come asset strategico dell’economia regionale confermando e rafforzando l’assessorato all’agroalimentare attraverso l’attribuzione di deleghe per la gestione della crisi di mercato che purtroppo, a causa delle distorsioni lungo la filiera, sono sempre più frequenti. Vedi latte e grano. L’agricoltura non è solo produzione: è cibo, salute, cultura e tutela del territorio", ha ricordato la presidente di Coldiretti Toscana Letizia Cesani.

A tenere banco la tutela del paesaggio, il consumo del suolo e le speculazioni energetiche che molti territorio rischiano di subire. Per quanto riguarda il piano invasi e la gestione dell'acqua, invece la richiesta è quella di "continuare la collaborazione con i Consorzi di bonifica, le Autorità di bacino” perché “la tenuta del territorio e lo sviluppo delle reti irrigue sono tasselli fondamentali per immaginare una agricoltura del futuro”. 

Il manifesto, consegnato ai due candidati, definisce le criticità dei singoli comparti agricoli, da quello zootecnico al vivaismo, dalla pesca alla cerealicoltura, dall’olivicoltura all’accoglienza e alla gestione del bosco, proponendo soluzioni. Tra le proposte, in materia di lavoro, l’istituzione di un albo delle aziende senza terra per contrastare fenomeni di illegalità e sfruttamento.