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Donazioni di sangue, le aperture straordinarie

Essere generosi d'Agosto si può: ecco date estive e postazioni di raccolta sangue, plasma e piastrine che in Toscana aprono i battenti

L’estate si sa: per le donazioni di sangue è il momento più delicato dell’anno, quello in cui i bisogni rimangono costanti, ma le donazioni diminuiscono. Così per aiutare i cittadini in questo gesto di generosità il sistema sanitario toscano ha programmato una serie di aperture straordinarie, anche la domenica, dei servizi trasfusionali dove donare plasma, sangue e piastrine. 

“Un ringraziamento a tutti gli attori del sistema sangue che nei mesi estivi, i più delicati quando si parla di donazioni, non si risparmiano venendo incontro alle esigenze dei donatori con orari più flessibili ed estesi”, commentano il presidente Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini

“Questo settore, che si basa su un gesto anonimo, volontario e gratuito, fa da motore delle attività sanitarie e per questo è fondamentale. La Regione rinnova l’invito a tutte e tutti i donatori ad andare a donare: c’è bisogno del contributo di tutti”.

Tutti i centri aperti: quando e dove

Asl Centro

Asl Sud Est

Aziende ospedaliero universitarie

A questo link, invece, le aperture domenicali.

Toscani generosi: i numeri

I numeri della Toscana, tra le più virtuose a livello nazionale, sono incoraggianti. Nell’estate dell’anno scorso non si sono registrate emergenze e il sistema ho operato in autosufficienza. La sfida ora è anche il ricambio generazionale: i donatori invecchiano e chi, tra 18 e 45 anni, li dovrebbe sostituire diminuisce, non solo per il calo demografico dei giovani rispetto agli anziani.

Dopo la pandemia, il 2023 è stato un anno di ripresa. In Toscana sono state infatti superate le 206mila donazioni, 45 ogni 1.000 residenti (solo per la produzione di globuli rossi) di contro ad un obiettivo nazionale di 40. Un successo il cui primo merito va ai 116mila donatori attivi nel corso dell’anno.

Anche il trend registrato nei primi mesi del 2024 è positivo per la regione. La crescita delle donazioni si è mantenuta costante ed ha segnato un ulteriore incremento del 10%: per i globuli rossi, dove l’Italia ha raggiunto l’autosufficienza, ma anche per il plasma, dove le donazioni sono storicamente di meno ma importanti perché fondamentali per la produzione di farmaci salvavita come le immunoglobuline, l’albumina o i fattori della coagulazione.

Chi può donare a chi

La donazione di sangue è aperta a tutti i cittadini, italiani e stranieri. Occorre avere almeno 18 anni e non più di 70, buona salute, corretti stili di vita e un peso di almeno 50 chili. La presenza di alcune patologie, di terapie in corso, viaggi recenti o interventi possono comportare l’esclusione permanente o la sospensione temporanea dalla donazione. Si può donare ad intervalli di tre mesi (ma non più di due volte l’anno per le donne in età fertile).

Esistono quattro diversi gruppi sanguigni – il gruppo A, B, Ab e zero – che raddoppiano a seconda della presenza o meno di uno specifico antigene, l’Rh, sulla superficie dei globuli rossi. Il gruppo 0 Rh negativo è definitivo universale: salvo infatti alcune eccezioni, può essere donato a qualsiasi individuo; ma chi lo possiede può ricevere sangue solo da un donatore 0 negativo. Il gruppo AB rh positivo, al contrario, può ricevere donazioni di sangue da tutti i gruppi.

In Italia, la distribuzione varia a seconda dell’area geografica, si stima che il gruppo 0 positivo sia il più numeroso e scorra nelle vene del 39-40% della popolazione. Subito dopo c’è il gruppo A positivo, riscontrabile nel 36%. Seguono il gruppo B positivo (7,5%), lo 0 negativo (7%), l’AB positivo (2,5%), l’A negativo (6%), il B negativo (1,5%) e l’AB negativo (il più raro in Italia, con lo 0,5% di casi nella popolazione).