Lavoro

Nel commercio sciopero per Pasqua e Pasquetta

Al motto "La festa non si vende" i sindacati chiedono di modificare la normativa sulle liberalizzazioni degli orari di apertura dei negozi

Sciopero di Pasqua e Pasquetta nel settore del commercio, proclamato dai sindacati Filcams Cgil Toscana e Uiltucs Toscana al motto "La festa non si vende". La richiesta è di modificare nell'ottica di una maggior vivibilità per i lavoratori la normativa sulle liberalizzazioni degli orari di apertura dei negozi, ritenuta "una legge sbagliata".

Secondo i sindacati "la crisi e la pandemia hanno peggiorato le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, per questo le festività devono riconsegnare a tutti spazi di socialità e una maggiore attenzione ai tempi di vita e di lavoro". 

L'obiettivo della protesta è "cambiare modello di lavoro nel commercio, costruirne uno più sostenibile, per città più vivibili all’insegna della cultura e non solo del consumo, oltre a difendere i valori civili e religiosi delle festività”.

Sciopero per la sola giornata di Pasqua, domenica 9 Aprile, per l'Unione sindacale di Base Lavoro Privato: "Lo sciopero è proclamato contro le liberalizzazioni selvagge - è spiegato in una nota - che portano anche al mancato rispetto delle ricorrenze".