E' inverno demografico per il mondo cooperativo toscano, con nuove iscrizioni ai registri in calo del 3,8%. La tendenza è nazionale, ma in Toscana i suoi effetti sono particolarmente acuti per via dell'importanza che le realtà cooperative rivestono nel tessuto economico-produttivo regionale.
Secondo i dati di Unioncamere e Fondosviluppo-Confcooperative, nel primo semestre del 2024 sono state solo 1.014 le nuove cooperative iscritte all’albo nazionale, a fronte delle 1.290 dello stesso periodo del 2023. Nel centro Italia (Lazio, Toscana, Umbria e Marche) le nuove cooperative sono calate del 31% nel primo semestre 2024 rispetto al 2023. Tra il 2019 e il 2024 il calo delle nuove iscrizioni è stato del 48,5%.
Nei territori di Toscana Nord (Firenze, Prato, Pistoia, Lucca, Massa Carrara e Arezzo) le nuove iscritte del 2024 sono state 33 a fronte delle 40 dello scorso anno.
Al 31 Dicembre 2023 le coop in Toscana erano 3.098 ma meno nascite e mortalità costante comportano il calo complessivo delle imprese. La diminuzione riguarda tutte le tipologie, salvo quelle di utenti o comunità come quelle energetiche.
Il grido d’allarme sulla crisi del mondo cooperativo è stato lanciato dal presidente di Confcooperative Toscana Nord, Lorenzo Giuntini, per il quale “il modello cooperativo è ufficialmente in pericolo”.
“Alla luce della trasformazione del mercato del lavoro - spiega il presidente - tutti nel nostro mondo ci stiamo chiedendo perché il modello cooperativo non sia più attraente come un tempo", afferma.