Cronaca

Male oscuro lo uccide, la famiglia cita l'Esercito

Un militare gelese, Giovanni Costa, è morto a 28 anni la scorsa settimana per una malattia ignota dopo sette anni di calvario

La famiglia di un militare gelese, Giovanni Cosca, 28 anni, deceduto dopo 7 anni di viaggi della speranza tra cliniche e ospedali, ha deciso di citare in giudizio l’Esercito italiano sostenendo che il giovane caporal maggiore sarebbe morto per cause di servizio. 

Secondo la famiglia il decesso del militare potrebbe essere legato ad una sostanza irritante che inalò nel 2011 a Firenze, durante i lavori di rimozione di materiale vario nel magazzino nella caserma "Predieri".

Da quel giorno Cosca accusò "reazioni cutanee e congiuntivite, dolenzìa muscolare e dispnea". La prima fase della malattia si manifestò dopo il suo trasferimento a Rimini. Ma i medici non diagnosticarono nessuna patologia

Fu l'istituto nazionale di ricerca neurologica Mondino di Pavia a formulare una prima diagnosi: "vasculite del sistema nervoso centrale", ovvero l'infiammazione dei vasi sanguigni, ma senza indicarne la causa. 

La diagnosi però non fu confermata dall'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e solo tre mesi fa l'Esercito ha deciso di esaminare tutta la documentazione clinica del militare. I familiari del soldato attendono ancora il responso.