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Squalo bianco in Toscana già milioni di anni fa

Rara ma costante fin dal Pleistocene la presenza in acque toscane del grande predatore marino. Lo studio paleontologico sulle sue tracce

Torre del Lago, Fauglia, le Secche della Meloria: molte le testimonianze paleontologiche a dimostrare come la presenza in Toscana dello squalo bianco risalga, rara ma costante, fino al Pleistocene. Qualcosa come due milioni e mezzo di anni fa. E' quanto emerge da una ricerca condotta dal Gruppo Gamps di Scandicci in collaborazione gli studiosi dell'Università di Pisa. 

Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista Neues Jahrbuch für geologie und paläontologie e - proprio a poche settimane da due avvistamenti avvenuti neppure troppo al largo delle coste livornesi che hanno destato scalpore - dà conto di esemplari di squalo bianco i cui resti rinvenuti in Toscana risalgono al Quaternario.

I reperti provengono dalle sabbie di Torre del Lago e sono risalenti al medio Olocene, mentre da sedimenti del Pleistocene inferiore è giunto un ritrovamento a Fauglia, nel Pisano, dove sono affiorati anche resti di possibili prede come la foca monaca. Sui fondali delle Secche della Meloria al largo di Livorno, poi, è stato trovato un dente.

La conclusione degli scienziati? Quelle toscane sono acque da sempre frequentate dal grnde squalo bianco. Lo saranno ancora.