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Siccità, situazione preoccupante malgrado le piogge

Gli acquazzoni e i rovesci in Toscana non sono bastati a sanare il quadro di deficit idrico. Le difficoltà maggiori per il fiume Serchio

Foto d'archivio

E' piovuto, certo, ma acquazzoni e rovesci portati dalle perturbazioni transitate in Toscana non sono stati sufficienti a sanare il quadro di deficit idrico generatosi con la siccità e la grande sete dell'estate 2022 e mai del tutto colmato. Le difficoltà maggiori si registrano per la portata d'alveo del fiume Serchio, ma non è il solo corso d'acqua i cui livelli si sono abbassati.

C'è preoccupazione in vista della prossima stagione calda da parte dell'Associazione nazionale dei Consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi).

In Toscana, spiega una nota dell'Associazione, anche se sui territori settentrionali della regione le precipitazioni sono state abbondanti soprattutto sulle province di Massa, Pistoia, Lucca e Prato con cumulate fino a 50 millimetri in 5 giorni, è il fiume Serchio a confermarsi in maggiore difficoltà di portata in alveo. In calo sono però - secondo i dati rilevati dal Centro funzionale della Regione Toscana - anche i livelli di Sieve e Ombrone. Si mantiene stabile, invece, il livello dell'Arno.

"Qualche goccia non deve illudere", ammonisce il direttore generale Anbi Massimo Gargano. In Toscana per il prossimo fine settimana e per il 1 Maggio è atteso il transito di un nuovo fronte di instabilità con nuove piogge e temporali. Sarà un sollievo per i bacini e per i corsi d'acqua. Ma potrebbe non bastare.

Intervenuto alla presentazione del report Cedater sulla stagione irrigua 2022 in Lombardia, il presidente Anbi Francesco Vincenzi allarga l'orizzonte del ragionamento sull'impiego della risorsa idrica: "Se l'utilizzo dell'acqua in agricoltura è sceso sotto il 50% del fabbisogno idrico nazionale, è evidente che confinare la siccità come un mero problema agricolo è un grave errore di prospettiva". 

E aggiunge: "Se ogni italiano usa ogni giorno circa 100 litri d'acqua in più della media europea, c'è innanzitutto un grande bisogno di cultura su una risorsa vitale, di cui la crisi climatica sta mostrando i limiti".