Cronaca

Nullatenenti milionari, nuovo sequestro dei beni

La Corte di Appello accoglie il ricorso della Procura di Prato, conti ed immobili di alcune famiglie rom tornano sotto sequestro con auto e gioielli

 Si dichiaravano nullatenenti ma avevano beni per oltre due milioni di euro. La Corte di Appello di Firenze ha accolto il ricorso del pm di Prato contro il Tribunale di Prato che nel dicembre scorso aveva bocciato il sequestro finalizzato a confisca e ordinato la restituzione dei beni a 14 componenti di due famiglie rom.

Il patrimonio viene ritenuto dagli inquirenti "provento di illeciti". La Procura di Prato aveva fatto ricorso in appello contro la sospensione dell'ordinanza di revoca del sequestro deciso nel giugno 2017 e disposto per una serie di reati emersi nell'ambito dell'operazione "falsi poveri" coordinata dalla Guardia di Finanza. I militari ravvisarono "una sproporzione tra il valore delle proprietà possedute dalle due famiglie ed i redditi dichiarati, cioè a Isee zero". L’operazione fu condotta dai pm Lorenzo Gestri e Antonio Sangermano, è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa in Procura dal procuratore capo Giuseppe Nicolosi e dal comandante provinciale della Guardia di finanza Amedeo Farruggio.

Gli ex abitanti del campo nomadi di viale Marconi per anni hanno dichiarato bassi redditi e alcuni avevano ricevuto un alloggio popolare.