Lavoro

Gkn, ricorso Fiom accolto ma l'azienda conferma la volontà di chiudere

Il giudice ha ordinato la revoca dei licenziamenti, i vertici della Gkn hanno eseguito annunciando ricorso e confermando la decisione di chiudere

Un corteo di protesta della gkn

Il Tribunale del lavoro ha accolto il ricorso presentato dalla Fiom Cgil per comportamento anti-sindacale contro i vertici della Gkn di Campi Bisenzio in relazione all'apertura, nel Luglio scorso, di una procedura di licenziamento collettivo, per cessazione dell'attività, di tutti i 422 dipendenti. Ma l'azienda ha già annunciato che impugnerà la sentenza, confermando la volontà di chiudere lo stabilimento toscano. Una battaglia importantissima è stata vinta dal sindacato e dagli operai ma la guerra non è ancora finita, anzi.

Il giudice ha ravvisato il comportamento anti-sindacale nell'aver impedito alla Fiom di interloquire con i vertici della società, come sarebbe stato suo diritto, nella fase che ha portato alla decisione di chiudere lo stabilimento che produce componenti per auto. Un confronto non vincolante ma obbligatorio che invece non c'è stato.

Il tribunale ha quindi ordinato all'azienda di revocare la procedura di licenziamento  già avviata e di porre in essere le procedure di consultazione previste dal contratto nazionale di lavoro e dall'accordo aziendale siglato nel Luglio 2020. La Gkn si è subito adeguata alle disposizioni del giudice ma, poche ore dopo, ha confermato la volontà di chiudere la fabbrica, annunciando che impugnerà la sentenza.

"Gkn Driveline Firenze rimane convinta della corretteza del proprio operato e non si sotrarrà al confronto con le parti sociali ma ha dato mandato ai propri legali di presentare impugnazione - si legge in una nota - Rileviamo come la decisione di chiusura non sia stata intaccata nè censurata, così come la messa in liquidazione dell'azienda".

La decisione del tribunale servirà comunque a guadagnare un po' di tempo per creare le condizioni per mantenere in attività la fabbrica? E' presto per dirlo e, dopo l'annuncio del ricorso, diventa quindi sempre più necessario un intervento a livello governativo e parlamentare.

"Abbiamo vinto insieme ai lavoratori perchè avevamo ragione, i licenziamenti sono illegittimi - scrivono in una nota congiunta Francesca Re David e Daniele Calosi, segretaria generale e segretario per Firenze e Prato della Fiom Cgil - Ora il presidente del Consiglio e il Ministero dello sviluppo economico facciano la loro parte e intervengano in tema di delocalizzazioni per pervenire ad una soluzione che garantisca la ripresa produttiva e l'occupazione nello stabilimento di Campi Bisenzio e in tutto l'indotto".

Ad un decreto legge sulla responsabilità di imprese stanno lavorando il ministro del lavoro Orlando e la sottosegretaria Alessandra Todde con l'obiettivo di costringere le grandi imprese non in crisi, che hanno preso soldi pubblici e intendono licenziare o decentrare le produzioni, a seguire percorsi normati e ordinati.

La Gkn è controllata dal 2018 da Melrose, un fondo di investimento inglese

Sabato scorso, più di 15mila persone giunte a Firenze da tutta Italia hanno manifestato contro i vertici della Gkn, invocando un intervento del governo e del Parlamento.