Cronaca

La banda delle macchine da cucire

Tre giovani in arresto, potrebbero far parte di un'organizzazione più ampia. Più volte avevano colpito in ditte del pratese e del fiorentino

Smantellata una banda specializzata in furti avvenuti in ditte tessili e di confezioni

I carabinieri di Carmignano hanno arrestato sabato notte, al termine di un movimentato inseguimento in auto e successivamente a piedi, tre cittadini cinesi due del 1989 residenti a Prato e uno del '96 residente a Campi Bisenzio, pregiudicati, responsabili del furto di macchine da cucire, custodite all’interno di un capannone a Poggio a Caiano, via Melani, già sequestrato dai militari dell’Arma nell’agosto di quest’anno all’interno del quale vennero trovate macchine da cucire rubate ad un italiano titolare di una ditta a Campi Bisenzio.

I tre, con alle spalle analoghi reati contro il patrimonio, dopo aver forzato l’ingresso del capannone avevano caricato la refurtiva su un furgone preso a noleggio, ma i rumori hanno messo in allarme i vicini che hanno allertato i carabinieri. Sono arrivate due pattuglie, già in zona nell’ambito di un piano di rafforzamento dei servizi per prevenire il fenomeno dei furti in abitazione. 

I tre, scoperti, si sono dati alla fuga, dapprima a bordo del furgone e poi, dopo averlo abbandonato in mezzo alla strada, a piedi nei campi dove però sono stati bloccati dai militari.

L’arresto è stato successivamente convalidato dall’autorità giudiziaria che ha disposto nei confronti dei tre l’obbligo di dimora a Prato e Campi con obbligo di permanenza notturna all’interno della loro abitazione.

Gli accertamenti dei carabinieri proseguiranno proprio perché i tre sono considerati componenti di una più vasta organizzazione dedita ai furti di attrezzature da cucire e tessili, attiva non solo nell’ambito delle attività gestite da orientali ma anche da italiani e operante su tutto il territorio nazionale.