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Più pensioni o buste paga? Toscana virtuosa ma non ovunque

Nell'Italia con 11 regioni a saldo negativo, la Toscana complessivamente resiste al sorpasso salvo che in una provincia. Firenze brilla. Tutti i dati

Più pensioni che buste paga: il sorpasso è realtà ormai in 11 regioni italiane ma non in Toscana, che nel rapporto fra pensionati e occupati è una fra le più virtuose collocandosi al quinto posto nella classifica regionale con un saldo positivo di +137mila unità di occupati (1.618.000 in valore assoluto) rispetto al milione e 481mila pensionati. Solo nella provincia di Massa-Carrara il sorpasso è già realtà.

Il dato confortante (ne va la tenuta del sistema di welfare) arriva dalla Cgia di Mestre, il cui ufficio studi ha elaborato un report sulla materia su base dati Inps ed Istat relativi al 2022, gli ultimi disponibili.

Con la Toscana vantano un saldo positivo Lombardia (+733mila occupati rispetto ai pensionati), Veneto (+342mila), Lazio (+310mila), Emilia-Romagna (+208mila) e poi alle spalle della Toscana ecco Trentino Alto Adige (+132mila), Piemonte (+54mila), Friuli Venezia Giulia (+14mila) e Valle d'Aosta (+5mila). Tutte le altre regioni, sostanzialmente quelle del Sud Italia, sono ormai scivolate nel sorpasso e il loro saldo è negativo. Il dato nazionale tuttavia tiene, e quello medio è di +327mila occupati rispetto alle pensioni erogate.

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A livello territoriale la Toscana spicca sulla ribalta nazionale: la realtà più virtuosa d’Italia è la Città metropolitana di Milano (differenza tra il numero delle pensioni e gli occupati pari a +342mila). Seguono Roma (+326mila), Brescia (+107mila), Bergamo (+90mila), Bolzano (+87mila), Verona (+86mila) e Firenze (+77 mila).

Tra le province del Centro, si fanno notare i risultati delle toscane come Prato (+33mila), Pisa (+14mila) e Pistoia (+6mila).

Ma ecco la performance in tutte le province toscane, in ordine decrescente di saldo fra buste paga e pensioni erogate e posizionamento nella classifica nazionale: