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Pitti Uomo, edizione straordinaria

L'evento si chiude con 35.000 presenze e 24.000 compratori (+15%) sia italiani che stranieri. Bene Europa, Usa e Cina, male Russia e Ucraina

"Un clima fantastico e non solo in termini meteorologici": sta tutta in queste parole di Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, la soddisfazione per i numeri che emergono da un primo bilancio dell'edizione numero 87 di Pitti Uomo, che ha chiuso i battenti alla Fortezza da Basso. 

I timori della vigilia, con l'annuncio dell'assenza dei designer russi a causa della crisi dell'economia e del crollo del rublo, è stata spazzata via dalla risposta in termini di visite (35 mila) e di partecipazione di "buyers": 24 mila in tutto, in crescita sia tra gli italiani (+17%) che tra gli stranieri (+11%). Tra questi ultimi, i più numerosi in termini assoluti si confermano  giapponesi e tedeschi (rispettivamente +2 e +10%), ma l'aumento delle presenze riguarda un po' tutta l'Europa: Gran Bretagna +16%, Grecia +32% , Spagna +17%, Svizzera +24%, Portogallo +45%, Francia +35% e numeri lusinghieri quelli attesi anche dai paesi nordici. Fuori dal vecchio continente, la Cina fa registrare un +20% e gli USA un +5,5%, che compensano gli attesi cali delle presenze da Russia (-33%) e Ucraina (-38%).