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Giornalismo in lutto, è morto Ranieri Polese

Polese è morto all'età di 75 anni ed era nato a Pisa. Firma di primo piano de La Nazione, del Corriere della Sera e del Corriere Fiorentino

Ranieri Polese

Giornalismo in lutto: Ranieri Polese si è spento all'età di 75 anni dopo cinque anni di lotta contro un tumore. Polese, firma tra le più attente e sensibili della pagine della cultura, cominciò a La Nazione, affiancando Claudio Carabba, altro giornalista recentemente scomparso. 

Ranieri era nato a Pisa nel 1946 ed aveva iniziato alla Nazione per poi passare all'Europeo, per approdare, nel 1989, alle pagine culturali del 'Corriere della Sera', di cui fu responsabile a lungo. Negli ultimi anni, la sua firma compariva molto spesso sulla pagine del Corriere Fiorentino.

Cordoglio per la sua scomparsa arriva da presidente dell'Ast Sandro Bennucci: "Ranieri era un giornalista curiosissimo, a tutto campo, Mai paludato oppure snob. Mai sopra le righe. Mai esibizionista delle sue profonde conoscenze dei libri e della musica. Poteva raccontare il festival di Sanremo o la sepoltura di Elizabeth Barrett Browning nel cimitero degli inglesi a Firenze, riuscendo a miscelare con sapienza la grazia e l'ironia descrittiva di cui era dotato. Tra i suoi libri anche 'II film della mia vita' (Rizzoli). Aveva curato la prefazione di 'Le mie canzoni' di Vasco Rossi (Mondadori) e dal 2005 era curatore dell'Almanacco Guanda. Ma il ricordo vero, quello che scaturisce dal profondo nel momento in cui si prende coscienza della sua scomparsa, è l'umiltà e la partecipazione alla vita di redazione, ai problemi dei colleghi. E la sua riconoscenza per chi - lo diceva spesso - ha la pazienza di sedersi a un tavolo sindacale per rappresentare tutti".