Cronaca

"Michela voleva denunciare Mattia"

I genitori della ragazza uccisa dall'ex marito, che poi si è suicidato, si sono recati in procura. La mamma ha chiesto di assistere all'autopsia

Michela Noli

I genitori di Michela Noli sono gli ultimi ad aver visto viva la figlia trentenne domenica sera, pochi minuti prima che salisse in macchina con il marito da cui si era separata, Mattia di Teodoro. Poco dopo, il 35enne l'ha massacrata con venti coltellate e poi si è tagliato la gola, folle di gelosia per la nuova relazione sentimentale intrecciata dalla ragazza. 

Il medico legale Martina Focardi, che domani effettuerà le autopsie sui corpi degli ex coniugi, non ha accolto la richiesta della mamma di Michela di assistere, dichiarando che sarebbe "un'inutile sofferenza".

Alcune colleghe di Michela avrebbero raccontato che la giovane era preoccupata per i messaggi e le telefonate continue dell'ex marito e che aveva pensato di denunciarlo per stalking. Proposito che però non aveva messo in atto.

La Polizia sta accertando anche se Mattia avesse piazzato un gps sull'auto di Michela per seguirla e controllare i suoi spostamenti e soprattutto le sue frequentazioni.

Per quanto riguarda invece i messaggi inviati a un amico in cui annunciava il delitto e il suicidio, secondo alcuni psicologi potrebbe essere stata un'inconscia richiesta di aiuto, un tentativo di essere fermato che però non ha evitato che il dramma arrivasse a compimento.