Attualità

Libreria Casapound, Coverciano si ribella

Presidio di protesta ieri contro l'apertura del centro dell'associazione "Il Bargello", vicina al movimento. Quartiere blindato ma nessun disordine

"La cultura vi ripudia", "Coverciano non vi vuole": questi alcuni slogan, accompagnati dalle note di "Bella Ciao", che sono riecheggiati ieri in via Gabriele d'Annunzio, al flash mob di protesta organizzato da circa un'ottantina tra residenti e studenti delle scuole superiori della zona (Gramsci, Saffi e Peano) di fronte ai locali indicati come futura sede della libreria-centro culturale dell'associazione "Il Bargello" che fa riferimento al movimento di estrema destra CasaPound.

Una protesta non autorizzata e considerata ad alta tensione politica - tanto che a sorvegliare il presidio erano presenti ben tre camionette delle forze dell'ordine e una ventina di agenti in tenuta antisommossa - ma che si è invece svolta in modo del tutto pacifico. 

"Questa apertura è solo un pretesto per mascherare una nuova sede di CasaPound"  spiegano i manifestanti, che hanno lanciato una petizione tra i residenti (150 firme raccolte in poche ore) e una pagina facebook che conta oltre 1.000 seguaci: "Il presidio - annunciano - andrà avanti ad oltranza fino a che non se ne andrà da nostro quartiere".

Nessun accenno a retromarce da parte di CasaPound, che però sulla sede specifica: "Il luogo - fa sapere - sarà reso noto dopo le elezioni regionali di maggio ma la libreria resterà uno spazio culturale