Politica

Renzi "L'Italia è casa nostra, la cambieremo"

Duemila persone hanno accolto il premier alla quinta edizione della Leopolda: ''L'anno scorso arrivai qui dal Galluzzo, quest'anno da Bruxelles''

Matteo Renzi, in camicia bianca e jeans, senza cravatta, caricatissimo dopo il lungo faccia a faccia con il Consiglio europeo a Bruxelles, ha cominciato il suo primo intervento raccontando la storia delle Leopolda dal primo anno, il 2010, fino ad oggi, e supportando il racconto con video delle precedenti edizioni, brani di serie tv, foto, musica. Di bandiere del Pd, intorno a lui, neanche l'ombra.

Quello che vuole essere questa edizione della kermesse Renzi lo dice in chiusura del suo intervento. "Siamo partiti da zerr, ci siamo presi il partito, siamo al governo del paese, stiamo facendo quello che volevamo, abbiamo smentito tutti. Ma non serve a niente se non smentiremo il luogo comune che l'Italia è irriformabile, lo pensano a Bruxelles, a Roma, dietro l'angolo, sono dovunque".

Davanti a lui centinaia di giornalisti, decine di cameraman e fotografi ammassati quasi l'uno sull'altro e piu' di duemila persone che l'hanno accolto da vincitore: in cinque anni, di garage in garage (ambientazione scelta quest'anno per l'allestimento con esplicito riferimento al garage di Steve Jobs) il progetto politico di Renzi è diventato una realtà di governo che ha portato il Pd al 40% dei consensi e rivoluzionato gli scenari politici italiani. 

Prima di Renzi è salita sul palco per salutare il pubblico il ministro delle riforme istituzionali Maria Elena Boschi, che ha presentato i quattro nuovi conduttori, i deputati Silvia Fregolenti di Torino, Luigi Famiglietti dell'Irpinia, Lorenza Bonaccorsi, romana, e Edoardo Fanucci di Montecatini.

Domani è la giornata dei cento tavoli di confronto, 50 al mattino e 50 il pomeriggio, su cento argomenti diversi.

Domenica la chiusura con interventi dal palco del pubblico e, alle 13, un nuovo intervento di Matteo Renzi.

Guarda nella videogallery il servizio di Elisabetta Matini e l'intervista a Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, e a Francesco Bonifazi, tesoriere