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Distrutte tre tonnellate di botti sotto sequestro

L'operazione è stata effettuata nell'ex miniera di Santa Barbara. Nei guai cinque cinesi che li avevano stipati vicino a materiale infiammabile

Gli artificieri del 15mo centro di rifornimento dell'Esercito italiano ha provveduto a distruggere presso l’ex area mineraria di Santa Barbara, a Cavriglia, oggi di proprietà di Enel, tre tonnellate di fuochi d'artificio sequestrate nel corso degli ultimi festeggiamenti di Capodanno. L'operazione è stata effettuata in collaborazione dei Vigili del Fuoco di Firenze e di Arezzo.

I botti in questione, seppur di libera vendita, erano stati sequestrati dai finanzieri dell'antiterrorismo del gruppo di Firenze a cinque imprenditori, tutti di etnia cinese, che gestivano attività commerciali all’ingrosso ubicate tra la zona dell'Osmanoro, alla periferia di Firenze, e a Calenzano. Gli imprenditori avevano stipato il materiale pirotecnico all’interno di locali commerciali aperti al pubblico e pericolosamente vicini a materiale facilmente infiammabile come accendini, fogli di carta, cancelleria, materiale plastico, nonchè a prese di corrente con spine elettriche inserite.

L’entità delle esplosioni controllate, avvenute in buche nel terreno ricoperte di terra, ha confermato il grande potenziale distruttivo dei fuochi pirotecnici.