Cronaca

Americane stuprate, uno dei carabinieri in procura

Uno dei due militari accusati di violenza sessuale avrebbe ammesso di aver avuto un rapporto consenziente con una delle due studentesse

Potrebbe essere una svolta nel caso delle due ragazze che alla polizia hanno detto di essere state violentate da due carabinieri dopo essere state riportate a casa all'uscita da una discoteca. Uno dei due militari accusati dello stupro, infatti, si è presentato spontaneamente in procura, accompagnato dal suo legale, e secondo indiscrezioni avrebbe parlato di un rapporto sessuale consenziente con una delle due giovani statunitensi.

Gli sviluppi dell'inchiesta, in ogni caso, sono legati ai risultati degli esami che saranno condotti sulle tracce biologiche trovate nel palazzo del centro di Firenze dove secondo il racconto delle ragazze sono avvenute le violenze. Il materiale è stato raccolto nell'androne del palazzo.  

Secondo il racconto fatto alla polizia, le due studentesse americane sono state riaccompagnate a casa dai due carabinieri con l'auto di servizio dopo essere uscite da una nota discoteca. Poi, una volta arrivate a destinazione, sarebbero state violentate, una nell'androne dell'edificio e l'altra nell'ascensore. Le ragazze ora si trovano in una residenza protetta.  

Intanto l'Arma ha disposto un provvedimento di sospensione dei militari. Quello notificato ai due carabinieri accusati dello stupro è un provvedimento "di sospensione precauzionale dall'impiego". Lo precisa il comando provinciale dei carabinieri di Firenze che spiega anche come il provvedimento sia già stato notificato ai militari accusati di violenza dalle due studentesse americane di 19 e 21 anni.

Intanto l'avvocato Gabriele Zanobini, difensore della più piccola delle due ha precisato che le due studentesse americane non hanno un'assicurazione specifica sulla violenza sessuale. Il legale ha detto che l'università statunitense, "come da consuetudine, stipula un'assicurazione generale per gli studenti che vengono in Italia. E'una polizza che comprende varie cose, dalla rapina all'incidente, dal furto ai problemi che potrebbero sorgere dal troppo bere e altro ancora...".

Ora, ha detto l'avvocato, si aspetta di capire come si muoverà la procura, anche perchè "l'accusa di violenza sessuale, secondo l''articolo 609 bis del codice penale non si consuma solo con la violenza fisica o con la minaccia, ma anche abusando delle condizioni di inferiorità psichica o fisica al momento del fatto. Esattamente come sarebbe successo alle due giovani e, secondo il codice, in questi casi il non consenso è implicito".