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Uffizi, riapre la biblioteca del sapere artistico

​Ingresso gratuito per i ricercatori. Dopo il restauro riapre la biblioteca del Magliabechi che regalò a Firenze la sua prima biblioteca pubblica

Alla sua morte lasciò un'eredità di circa 30.000 volumi e Firenze ebbe la sua prima biblioteca pubblica, nucleo originario dell'attuale Biblioteca Nazionale Centrale, parliamo di Antonio Magliabechi il bibliotecario dei granduchi medicei di Toscana. 

Nel salone Magliabechiano, sede originaria della raccolta della stessa Biblioteca Nazionale, venne insediata la Biblioteca degli Uffizi, specializzata in argomenti come la storia dell’arte, la museografia e la storia locale che riapre al pubblico, con una nuova illuminazione, dopo un restauro di 20 mesi.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt ha commentato alla vigilia della riapertura fissata per il 27 Dicembre “Il restauro della biblioteca Magliabechiana ha un doppio valore, prima di tutto pratico (era fondamentale provvedere al consolidamento delle assi di sostegno del tetto), ma, soprattutto, ricorda l’importanza della ricerca come strumento fondamentale per la tutela delle opere d’arte e come elemento imprescindibile della missione del museo”.

In 20 mesi gli ambienti sono stati sottoposti ad un’operazione di consolidamento strutturale per rimediare ai guasti del tempo, necessari anche per introdurre più moderne ed efficienti tecnologie, al servizio sia della collezione di libri che degli utenti. Le vecchie lampade sono state sostituite con moderni led a consumo ridotto, posizionati strategicamente su palchetti, scaffali e tavoli. 

La Biblioteca Magliabechiana sarà gratuitamente accessibile agli studiosi il martedì dalle 9 alle 17, il mercoledì e il giovedì dalle 9 alle 13.