Le persone rinviate a giudizio nel procedimento in questione erano sei, accusate a vario titolo di truffa, falso, abuso d'ufficio e peculato per una serie di consulenze pagate con soldi pubblici e affidate a società di cui gli imputati erano soci, amministratori o a loro volta consulenti.
La condanna più pesante, quattro anni e mezzo di reclusione e interdizione dai pubblici uffici, è stata inflitta al dirigente della Regione Toscana Simone Sorbi. Tre anni e mezzo di carcere e interdizione dai pubblici anche per Walter Rossignoli.
Giampiero Maracchi, per il quale il pm aveva chiesto la condanna ad un anno, è stato invece assolto perchè il fatto non sussiste insieme ai presidenti di due delle società coinvolte, Giovanni Alessandri e Catia Segnini.
I reati contestati a Vito Cioffi sono stati invece dichiarati estinti per prescrizione.