Attualità

Palazzo Vecchio vieta gli affitti brevi negli immobili dell'area Unesco

Azzeramento del'Imu per 3 anni per i proprietari di appartamenti che lasciano gli affitti turistici e tornano a quelli di lungo periodo

Il centro storico di Firenze

Del tutto inadeguato: è questa la definizione che il sindaco Dario Nardella utilizza per il disegno di legge del governo che dovrebbe limitare il fenomeno degli affitti turistici brevi negli appartamenti destinati all'uso residenziale. La norma allo studio dell'esecutivo imporrebbe come unico limite un minimo di due notti di pernottamento. "Troppo poco - ha detto Nardella - Basta pensare che a Firenze la media è di 3 pernottamenti".

Di conseguenza, per sostenere la residenza nel centro storico di Firenze e contrastare l’emergenza abitativa sempre più grave, Palazzo Vecchio ha deciso di adottare una delibera che vieta di utilizzare immobili residenziali per gli affitti turistici brevi in tutta l’area Unesco del centro storico. La norma non sarà retroattiva: chi già da tempo ha destinato un appartamento di proprietà agli affitti turistici brevi potrà continuare a farlo. Ma tutti gli altri no.

Il Comune ha previsto anche un incentivo per i proprietari di immobili attualmente utilizzati per gli affitti turistici brevi che decidano di tornare agli affitti di lungo periodo: per 3 anni non pagheranno l’Imu sulla seconda casa. Nardella ha ricordato che attualmente un'abitazione media in centro paga più di 2.000 euro all'anno di Imu.

Dario Nardella

"Ci rendiamo conto che è una norma ardita - ha ammesso il primo cittadino - ma siamo consapevoli di poterla difendere giuridicamente. Se non proviamo a fare azioni politicamente dirompenti nessuno si dà una mossa: siamo stanchi di annunci, il problema è diventato strutturale".