Residente a Pontassieve, prendeva il treno per recarsi al lavoro in una gelateria di Firenze, ma i continui ritardi avevano portato al licenziamento nel 2022. Fino a quando i giudici del Tribunale prima e della Corte d'appello poi hanno deciso per il reintegro.
Per i giudici, infatti, i ritardi sul posto di lavoro non potevano essere imputati alla lavoratrice, quanto invece alla linea ferroviaria toscana, tempestata da rallentamenti e disservizi.
La vicenda, riportata da Il Corriere Fiorentino, si è conclusa infatti con la sentenza dei giudici che ha annullato il licenziamento, nonostante il datore di lavoro abbia fatto ricorso contro la prima decisione del Tribunale. Addirittura, il licenziamento avrebbe avuto "un carattere ritorsivo", in quanto la dipendente aveva chiesto un congedo per motivi di studio.
Dopo questa richiesta, ci sarebbe stato lo spostamento da una sede, più vicina alla stazione, a una in centro. Così, si sarebbero accumulati i ritardi fino al licenziamento. Da annullare, appunto, perché secondo i giudici non direttamente colpa della lavoratrice.