Cronaca

Parto regolare, bimbo sano e poi le emorragie

In una nota la direzione sanitaria di Careggi ricostruisce le ultime ore di vita della donna morta 27 ore dopo aver partorito il suo primo figlio

La direzione sanitaria sta effettuando accertamenti a 360 gradi e non esclude niente, neppure che a decretare la morte di Annalisa Casali, 36 anni, sia stata una patologia preesistente oppure rara che si è scatenata dopo il parto.  Certo è che il decesso di una donna giovane il giorno dopo aver dato alla luce un bel maschietto sano, al termine di una gravidanza regolare, è un'immane tragedia che lascia sgomenti.

In una nota, i vertici del nosocomio fiorentino hanno fornito una prima ricostruzione di quel che è successo.

"Il parto è stato regolare e si è svolto in modo fisiologico - si legge nel comunicato - Ma, nelle ore successive, la madre, una donna di 36 anni alla prima gravidanza, ha avuto emorragie interne che ne hanno causato la morte". 

"La donna, col marito, è arrivata al reparto che l''aveva seguita anche durante la gravidanza la notte di domenica 2 ottobre, verso le 2 - spiega ancora la direzione di Careggi - Dopo circa due ore di travaglio, alle 4.05, è nato il bimbo di circa tre chili. Intorno alle 8 però la puerpera ha accusato forti dolori addominali. Un''ecografia ha evidenziato la presenza di liquidi, un sanguinamento anomalo che poi, con un intervento in sala operatoria, è stato attribuito a vasi della milza."

Completato l'intervento dei chirurghi, la giovane mamma è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva dove "ha reagito alle terapie,  è rimasta cosciente, ha parlato con medici e familiari". 

A quel punto i sanitari hanno preso in considerazione l''ipotesi di trasferirla nuovamente nel reparto di maternità ma, purtroppo, non ce n'è stato il tempo. 

Intorno alle 4 del mattino del 3 ottobre, Annalisa è stata colta improvvisamente da altri dolori addominali ed è stata riportata in sala operatoria: i chirurghi riscontrano nuovi sanguinamenti nell'addome e le praticano trasfusioni di sangue.  "I punti di emorragia erano più di uno - si legge nella nota della direzione sanitaria - e la sutura alla milza aveva tenuto". 

Poche ore dopo, intorno alla 7, Annalisa è morta.