La direzione sanitaria sta effettuando accertamenti a 360 gradi e non esclude niente, neppure che a decretare la morte di Annalisa Casali, 36 anni, sia stata una patologia preesistente oppure rara che si è scatenata dopo il parto. Certo è che il decesso di una donna giovane il giorno dopo aver dato alla luce un bel maschietto sano, al termine di una gravidanza regolare, è un'immane tragedia che lascia sgomenti.
In una nota, i vertici del nosocomio fiorentino hanno fornito una prima ricostruzione di quel che è successo.
"Il parto è stato regolare e si è svolto in modo fisiologico - si legge nel comunicato - Ma, nelle ore successive, la madre, una donna di 36 anni alla prima gravidanza, ha avuto emorragie interne che ne hanno causato la morte".
"La donna, col marito, è arrivata al reparto che l''aveva seguita anche durante la gravidanza la notte di domenica 2 ottobre, verso le 2 - spiega ancora la direzione di Careggi - Dopo circa due ore di travaglio, alle 4.05, è nato il bimbo di circa tre chili. Intorno alle 8 però la puerpera ha accusato forti dolori addominali. Un''ecografia ha evidenziato la presenza di liquidi, un sanguinamento anomalo che poi, con un intervento in sala operatoria, è stato attribuito a vasi della milza."
Completato l'intervento dei chirurghi, la giovane mamma è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva dove "ha reagito alle terapie, è rimasta cosciente, ha parlato con medici e familiari".
A quel punto i sanitari hanno preso in considerazione l''ipotesi di trasferirla nuovamente nel reparto di maternità ma, purtroppo, non ce n'è stato il tempo.
Intorno alle 4 del mattino del 3 ottobre, Annalisa è stata colta improvvisamente da altri dolori addominali ed è stata riportata in sala operatoria: i chirurghi riscontrano nuovi sanguinamenti nell'addome e le praticano trasfusioni di sangue. "I punti di emorragia erano più di uno - si legge nella nota della direzione sanitaria - e la sutura alla milza aveva tenuto".
Poche ore dopo, intorno alla 7, Annalisa è morta.