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Mattarella a Firenze, l'ovazione e l'inno

Il presidente della Repubblica è intervenuto alla conferenza nazionale delle Camere di commercio. E' ripartito in treno, applausi alla stazione

Il presidente Mattarella durante il suo intervento a Firenze

"Non può esservi divaricazione fra economia e società": è stato uno dei passaggi dell'intervento con cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto oggi pomeriggio a Firenze alla conferenza nazionale delle Camere di commercio "Progettare il domani con coraggio".

Il capo dello Stato è stato accolto e salutato da un lungo e caloroso applauso da parte della platea, poi nell'auditorium sono risuonate le note dell'inno nazionale. 

Tra i presenti - oltre naturalmente al presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi - i vertici della Regione col presidente della Toscana Eugenio Giani e del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, la presidente della Corte di cassazione Margherita Cassano e della Corte costituzionale Silvana Sciarra, il ministro per le imprese e il Made in Italy Adolfo Urso.

"Con il Covid l'Italia ha dimostrato capacità di ripresa inattese", ha ricordato Mattarella rilanciando verso il futuro e un cambiamento di approccio a livello nazionale ed europeo con il "passaggio da obiettivi di stabilità a obiettivi di crescita solidale e sostenibile", ha dichiarato non trascurando lo scenario di "una guerra che ci minaccia e altera il nostro presente".

Dopo il suo intervento, il presidente Mattarella è ripartito verso Roma in treno, accompagnato dagli applausi dai cittadini mentre attraversava la stazione di Firenze Santa Maria Novella.