Il tribunale ha condannato due persone per la morte di Ruth Pardo e della figlia Lara D’Angelo, uccise nel sonno la notte del 15 febbraio 2013 per le esalazioni di monossido di carbonio emesse da una caldaia difettosa in un appartamento preso in affitto in via dei Pilastri.
Dovrà scontare tre anni di carcere il manutentore della ditta che gestiva la caldaia, Renzo Mangani, mentre il titolare è stato assolto. Due anni di carcere invece per il proprietario dell’appartamento, Andrea Soldi, e assoluzione per l’amministratore del suo patrimonio immobiliare.
Ruth Pardo aveva 69 anni, la figlia Lara 35.