Cronaca

La procura acquisirà la relazione di Publiacqua

Gli inquirenti stanno indagando per crollo colposo sul lungarno. Nardella in Consiglio comunale: "Chi ha sbagliato paghera". Ed è scattato l'applauso

La procura di Firenze sta continuando le indagini sulle cause dello spaventoso cedimento sul lungarno Torrigiani del 25 maggio scorso, allo scopo di individuare eventuali responsabili, gli autori di quell'errore umano a cui più volte ha fatto riferimento nei giorni scorsi il sindaco Dario Nardella. 

I pm stanno lavorando anche sui dati registrati dal satellite radar installato dall'Università di Firenze per monitorare i movimenti del sottosuolo e della spalletta del lungarno, dal giorno dello sprofondamento della sede stradale per oltre 200 metri "fino a quando si renderà necessario". E' la stessa tecnologia utilizzata a suo tempo all'isola del Giglio per tenere sotto controllo i movimenti del relitto della Costa Concordia fino alla rimozione.

Nel pomeriggio il sindaco Nardella ha ricostruito in consiglio comunale tutta la vicenda, dalla notte del primo allarme, poco dopo la mezzanotte del 25 maggio, fino al disastro e al cantiere dove da cinque giorni si lavora a ritrmo serrato per la messa in sicurezza e la ricostruzione, con l'obiettivo di ripristinare il tratto collassato entro 5 mesi. 

Per quanto riguarda le cause del collasso, Nardella ha ribadito che, stando alle prime valutazioni, si è trattato di una frana di sponda, provocata quindi dalla probabile esplosione di una tubazione  forse per un eccesso di pressione e non da altri fenomeni come la subsidenza o il collassamento di spazi vuoti nel sottosuolo. Errore umano? "C'è un'inchiesta della magistratura in corso - ha ripetuto il sindaco - Se c'è un responsabile, pagherà". E nell'aula, dalle fila del Pd è scattato l'applauso.