Cronaca

Lorenzo rimarrà in Siria, le sue ultime volontà

La salma di Lorenzo Orsetti, ucciso in combattimento dall'Isis, non tornerà in Italia. Orsetti ha riferito le sue ultime volontà al suo comandate

Il corpo di Lorenzo Orsetti potrebbe essere seppellito in Siria, e non tornare in Italia. Queste le sue ultime volontà, riferite al suo comandante. Lorenzo è stato ucciso dai jihadisti in un agguato a Baghuz, in Siria, dove si trovava insieme al suo battaglione.

"Il suo comandante - ha spiegato Alessandro Orsetti, padre di Lorenzo - mi ha detto che Lorenzo aveva chiesto di essere seppellito là in caso di morte in battaglia". "Noi - ha proseguito il padre di Lorenzo - penso che accetteremo la sua decisione anche se non avremo un corpo su cui piangere".

Lorenzo Orsetti aveva compiuto 33 anni nel febbraio scorso e dal 2017 combatteva in Siria per la causa del Kurdistan, arruolandosi come volontario nelle fila delle milizie curde dell'Ypg, legate al Pkk turco. Lorenzo lasciò amici e famiglia, il lavoro in un'enoteca per andare in Medio Oriente e dopo l'addestramento era stato inquadrato nelle milizie curde per combattere i jihadisti dell'Isis in Siria. Come nome di battaglia aveva scelto ''Tekosher'', ovvero il ''lottatore''.

Intanto nelle ultime ore sta girando sui social la lettera di testamento di Lorenzo Orsetti che aveva preparato nell'eventualità della sua caduta sul campo di battaglia: 

"Ciao, se state leggendo questo messaggio significa che non sono più in questo mondo. Nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo e sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio. Non ho rimpianti. Sono morto facendo quello che ritenevo più giusto, difendendo i più deboli e rimanendo fedele al mio ideale di giustizia, eguaglianza e libertà. Ricordate che ogni tempesta comincia con una singola goccia. Cercate di essere voi quella goccia". La lettera è firmata "Orso, Tekoser, Lorenzo".